A distanza di pochi mesi dall’ultima volta di Matteo Renzi a Catania, tocca al premier Paolo Gentiloni recarsi sotto l’elefante in visita per accettare l’invito del sindaco Bianco. Un evento che avviene in un momento parecchio delicato per la città, come evidenziano i segretari delle federazioni Ugl Metalmeccanici e Ugl Chimici:
“Ancora una volta per l’incontro istituzionale con il primo ministro, il sindaco Bianco mette in scena il solito copione a cui ormai non crede più nessuno.
L’era delle suggestioni e degli annunci mirabolanti è ormai finita da tempo – affermano Angelo Mazzeo e Carmelo Giuffrida – Per la seconda volta il sindaco accompagna un Presidente del consiglio a visitare un’azienda della zona industriale presentandola come il fiore all’occhiello di un’affascinante “Etna valley”, quando sa benissimo che nel sito produttivo catanese ci sono tante aziende altamente competitive a livello internazionale nonostante l’area sia sempre più abbandonata a se stessa. E lo accompagna proprio nel punto dove la condizione del manto stradale ed il decoro ancora sono accettabili, rispetto al disastro dell’intero perimetro industriale”.
“Curioso è il tentativo di Bianco – dichiarano i sindacalisti – di insistere sull’unica impresa che, anche se sostenuta e incoraggiata dalle istituzioni, pur avendo perso per strada pezzi e partner, in questi anni non ha conseguito i risultati sperati, rimanendo un’eterna promessa. Nella leggendaria “Etna valley” ci sono tante aziende che meritano di essere premiate per il coraggio che, ogni giorno, continuano a dimostrare tenendo salde le proprie radici e la voglia di produrre in terra catanese, ma anche a tutti i lavoratori che spesso rischiano la vita per raggiungere il posto di lavoro in quelle imprese all’avanguardia, impiantante in un contesto da terzo mondo”.
“Ascolteremo la solita cantilena del “Patto per Catania”,
– continuano Mazzeo e Giuffrida – divenuto oramai un mito piuttosto che un fattivo strumento di rilancio della città metropolitana e soprattutto della zona industriale. Sentiremo l’ennesimo impegno mancato, come quello fatto da Renzi sulla realizzazione del potenziamento della rete elettrica a servizio della zona industriale prorogata al 2018!
Per questo vogliamo che il sindaco la smetta con gli spot, a cominciare da oggi, e cambi verso, portando Gentiloni a toccare con mano il vero volto sofferente di Catania, nelle aree degradate e nei quartieri popolari dove la presenza dello Stato non è ancora sufficiente, ed in tutte quelle sacche istituzionali dove è ancora scarso il senso di quella concretezza che potrebbe veramente valere la svolta economica ed occupazionale per la nostra città”.