“L’ennesimo papocchio del Governo e dell’Assemblea regionale siciliana”.
Così il candidato alla presidenza della Regione per I Nuovi Vespri, Franco Busalacchi, ha commentato l’approvazione del “disegno di legge che proroga l’esercizio provvisorio fino al 31 marzo e una norma che istituisce un fondo di 36 milioni di euro in favore, suppongo, dei disabili gravi”.
“Nulla, per carità, contro i disabili gravi – ha spiegato Busalacchi – che anzi vanno assistiti ventiquattro ore su ventiquattro.
Il problema è che la Regione non ha alcuna competenza in materia di gestione di questi servizi, con l’aggravante che si vorrebbe sostituire, sotto il profilo economico, a uno Stato inadempiente”.
Il leader de I Nuovi Vespri ha espresso dubbi anche sulle modalità di spesa dei soldi del fondo istituito con l’esercizio provvisorio, dato che “il bilancio è in dodicesimi e, ricordo, che la competenza sulla gestione di questi servizi è delle ex Province e dei Comuni, che debbono operare in raccordo con i distretti sociosanitari.
Sul piano amministrativo quello che vorrebbero combinare è un papocchio. Una botta di cinica demagogia che non porterà da nessuna parte”.
Non manca una frecciata al presidente della Regione Rosario Crocetta e all'”ascarismo” del suo Governo. “La cosa più grave è che l’approvazione di questo papocchio da parte del Governo e dei parlamentari dell’Ars finisce per non fare emergere le gravi responsabilità del Governo nazionale. Infatti, dopo aver ridotto del 66% circa i fondi della legge nazionale 328, normativa che si occupa degli interventi nel sociale, il Governo Gentiloni ha tagliato tutte le risorse del Fondo nazionale sulla disabilità.
Siamo davanti a un Governo nazionale di centrosinistra che taglia le risorse ai più deboli!”.
“E davanti a tutto questo cosa fanno Crocetta, il suo Governo e l’Ars? Stanno zitti? Invece di denunciare l’ennesima penalizzazione del Governo nazionale ai danni della Sicilia, la avallano e provano a scaricare il costo di questo servizio sui contribuenti siciliani!” – ha concluso Busalacchi.