CamCom Sud Est, l’accorpamento delle Camere di commercio di Catania, Siracusa e Ragusa, al centro della conferenza stampa di stamani della Confcommercio di Catania.
“Questioni di opportunità politica prevalgono anche nei processi di auto determinazione e auto governabilità che la legge prevede per la costituzione degli organi camerali, i cui unici titolari sono le associazioni datoriali rappresentanti dell imprese e non la politica con le sue ‘questioni'”.
E’ Riccardo Galimberti, presidente di Confcommercio, ad esordire. Accanto a lui Salvo Politino (Confesercenti, Catania), Enzo Buscemi (Confcommercio, Ragusa), Giovanni Pappalardo (Coldiretti Catania), Michele Marchese (Casa artigiani Siracusa). In sala numerosi rappresentanti delle altre categoria ed in prima fila Piero Agen, Dario Pistorio, Pino Bulla.
Galimberti ha evidenziato come “lo stato di impasse in cui attualmente versano le camere di commercio stia arrecando danni all’economia ed alle stesse istituzioni. La guerra Agen – Lo Bello – ha dichiarato – è una guerra di trincea che distrae dai reali problemi”.
“Non entrando nel merito delle vicende giudiziarie in corso – si dice in una nota – vogliamo inoltre rimarcare che i due anni ormai trascorsi sono serviti a qualcuno per pilotare il rinnovo della Sac e della Soaco e servirà, se si arrivasse alla fine del prossimo mese di giugno senza accorpamento, a tentare di pilotare proponendo, avendone titolo per legge in qualità di presidente Unioncamere, altri improbabili accorpamenti, che dovranno, giocoforza, passare dalla revoca ministeriale di almeno due dei decreti di accorpamento emanati a suo tempo dal ministero: il primo che riguarderà Catania e il secondo che riguarderà o l’accorpamento di Palermo o quello di Trapani”.
“D’imperio – ha aggiunto – il governo potrebbe accorpare Ragusa con Siracusa, lasciare Catania da sola, oppure accorpare Catania con Messina od anche, senza tener conto del criterio di continuità territoriale, fare altri accorpamenti”.
Ricordando l’iter burocratico che ha portato all’accorpamento – nella nota si dice – “La volontà è stata manifestata dai consigli camerali della Camere di commercio di Siracusa (presidente Ivan Lo Bello), Ragusa (presidente Giuseppe Giannone) e Catania (commissario ad acta Roberto Rizzo, nominato dalla Regione siciliana) con delibere del 21 febbraio 2015”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti sui falsi contenuti nelle liste, Galimberti – in una nota diffusa dall’ufficio stampa della Confcommercio – fa sapere che la “questione riguarda entrambi gli schieramenti e che già la questione è stata posta all’attenzione dell’autorità giudiziaria”.
A conferenza terminata Piero Agen, parlando con due giornalisti, ha dichiarato:
Se Lo Bello si ritira, mi ritiro anch’io”.