Ambiente, Cts raggiunge 1110 pareri. Schifani: «Passo in avanti, guardiamo con ottimismo al futuro»

«Con la legge di Stabilità, superiamo un’altra pagina di precariato, variamo misure per la crescita del tessuto economico siciliano e per sostenere i consumi, prevediamo investimenti contro la crisi idrica e stanziamo importanti risorse, a vario titolo, a favore degli enti locali». Così il presidente della Regione, Renato Schifani, annuncia alcuni dei principali capisaldi della manovra finanziaria votata oggi dall’Assemblea regionale siciliana. Il parlamento ha votato tre documenti contabili con un valore globale che si attesta attorno a 950 milioni di euro: la legge di Bilancio, la legge di Stabilità e il collegato prodotto dalle norme proposte nel maxi-emendamento del governo e del parlamento. «Oggi – sottolinea Schifani – governo e parlamento conseguono un obiettivo storico: dopo oltre 20 anni la manovra viene approvata entro il 31 dicembre e ancora prima di quella nazionale. Viene evitato, per il secondo anno consecutivo, il ricorso all’esercizio provvisorio, ma anche alla gestione provvisoria, che erano diventati una consuetudine. Si tratta di un risultato fortemente voluto dal mio governo che conferma la nostra volontà di rafforzare il percorso di affidabilità della Regione nei confronti dei cittadini, delle imprese e degli enti locali. Al conseguimento di questo risultato hanno lavorato tutti i deputati di maggioranza e di opposizione e in particolare l’assessore all’Economia Alessandro Dagnino con i suoi uffici, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e il presidente della commissione Bilancio Dario Daidone. A loro va il mio personale ringraziamento». Negli ultimi 25 anni, Bilancio e legge di Stabilità sono stati approvati entro l’anno solamente in altri due esercizi finanziari, nel 2004 e nel 2005. «L’approvazione prima della fine dell’anno è un risultato storico per la Regione e per il governo Schifani, la cui portata viene resa ancora più significativa dall’ampiezza degli interventi previsti. La manovra contiene, infatti, norme altamente caratterizzanti, a partire da quelle per lo sviluppo economico, con le quali vengono introdotte alcune misure coerenti con il disegno di politica economica tracciato dalla Nadefr (Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza regionale). Il governo, in particolare, punta ad attrarre gli investimenti dall’esterno dell’area attraverso l’istituzione di un’apposita task force e a rafforzare il tessuto economico stanziando 12,5 milioni per le imprese che decideranno di aggregarsi, diventando più competitive; 15 milioni saranno inoltre dedicati a sostenere, con una contribuzione in conto interessi da parte dell’Irfis, l’acquisto di beni durevoli da parte delle famiglie. Oltre un quarto del valore della manovra, 280 milioni di euro, è destinato a investimenti, mentre il fondo sanitario cresce di 120 milioni di euro». L’assessore all’Economia Alessandro Dagnino illustra i punti qualificanti della legge di Stabilità appena approvata dall'Ars. «Di rilievo anche le disposizioni sui contributi per il servizio pubblico svolto da Ast - aggiunge l'assessore - che costituiscono l’ultimo tassello con il quale si completa in tempi record il processo di risanamento dell’azienda regionale, avviato soltanto lo scorso luglio». La Finanziaria regionale stanzia, inoltre, circa 700 milioni di euro a favore degli enti locali: 350 milioni sul fondo ordinario per i Comuni, 115 milioni sul fondo investimenti per i Comuni, 105 milioni sul fondo per le ex Province e un inedito fondo di 4,5 milioni per incentivare i comuni virtuosi nella riscossione dei tributi propri. E ancora 10 milioni per i contributi agli enti in crisi economico-finanziaria, 6 milioni di maggiore contributo per le comunità alloggio per i disabili psichici e per il trasporto degli alunni pendolari, 5 milioni per la progettazione a favore dei Comuni. In tema di siccità, il governo stanzia circa 60 milioni di euro: 10 per la realizzazione di un impianto di dissalazione, 20 milioni per gli investimenti contro la siccità da parte degli operatori agricoli pubblici e privati, 9,5 milioni per opere di manutenzione straordinaria nel settore agricolo e 10 milioni per iniziative e interventi di riutilizzo delle acque reflue. Tra le norme approvate, particolarmente qualificante è infine il superamento di un’ulteriore pagina di precariato con l’assunzione in Sas dei precari Asu in servizio nei luoghi della cultura, cui vengono anche aumentate a 36 le ore di lavoro settimanali.
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Oltre 1100 pareri adottati dalla Commissione tecnica specialistica per le valutazioni ambientali, con un incremento di oltre il 20 per cento sullo scorso anno, 700 valutazioni ambientali positive rilasciate per un totale di oltre 65 miliardi di investimenti da realizzare in Sicilia.

È stato approvato stamattina il Report produttività 2024 della Cts per le autorizzazioni ambientali, il documento che analizza a consuntivo l’attività svolta dalla Commissione presieduta da Gaetano Armao. Le pratiche analizzate riguardano, tra l’altro, richieste di investimenti in settori chiave come la depurazione, le infrastrutture, l’energia, i rifiuti, le attività produttive, la pianificazione territoriale e urbanistica. 

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«Grazie alla riforma della Cts, voluta dal mio governo – commenta il presidente della Regione, Renato Schifani – oggi registriamo un deciso passo in avanti nelle procedure di analisi e di autorizzazione delle richieste, seguendo un modello di sviluppo economico e sociale responsabile e sostenibile. Come ho già detto in più occasioni, ottenere una risposta, positiva o negativa, in tempi certi, era il presupposto indispensabile affinché un’azienda potesse decidere di investire capitali nella nostra terra. Finalmente siamo riusciti a sciogliere il nodo burocratico che rallentava la macchina amministrativa e rischiava di far perdere alla Sicilia numerose opportunità di sviluppo. Adesso, grazie al lavoro scrupoloso e attento della Commissione, e del suo presidente Gaetano Armao, siamo arrivati ad autorizzare in un anno investimenti per un valore complessivo di 65 miliardi di euro, coniugando crescita economica e sostenibilità ambientale. Un successo straordinario, che avrà inevitabilmente ricadute economiche positive su tutto il territorio regionale. Possiamo guardare con più ottimismo al futuro, mettendo sempre al centro l’interesse dei cittadini siciliani».

Per quanto riguarda, in particolare, il settore dell’energia rinnovabile la Commissione ha esaminato progetti per oltre 21 Gigawatt suddivisi nel settore agrifotovoltaico, fotovoltaico, eolico, elettrico, biomassa, termodinamico. Di questi, 290 procedure hanno avuto parere ambientale positivo per un totale di circa 10,8 GW. Sono state valutate, inoltre, numerose procedure di Valutazione ambientale strategica (Vas) di carattere nazionale, regionale e comunale tra le quali, in particolare, quella relativa all’aggiornamento del Piano rifiuti della Regione.

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