Policlinico di Catania, aggrediti due medici nel reparto di Pediatria. Le considerazioni del sindaco e dei sindacati

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“La vile aggressione a due eccellenti professionisti al servizio dei cittadini, è un grave attacco alla convivenza civile che va condannato senza riserva alcuna, tenuto conto che il teatro della violenza è stato un reparto ospedaliero per giunta riservato ai bambini. Ho sentito telefonicamente Pierluigi Smilari e Piero Pavone, che conosco da parecchio tempo e che apprezzo per serietà e competenza, per sincerarmi delle loro condizioni fisiche ed esprimere la solidarietà e la vicinanza della comunità cittadina. Auspichiamo che i competenti organi agiscano con la risolutezza necessaria per affidare alla Giustizia balordi di tal fatta, autori di una vergognosa imboscata”. Lo ha dichiarato il sindaco di Catania Enrico Trantino, a seguito dell’aggressione subita da un medico e da un collega venuto in suo aiuto, avvenuta ieri nel reparto Pediatria del Policlinico Universitario di Catania.

“La selvaggia aggressione a danno di due medici del Policlinico di Catania prova ancora una volta che il personale sanitario è il bersaglio troppo facile di un pericoloso clima di violenza. Come Cgil e FP Cgil di Catania esprimiamo grande e sincera solidarietà ai due professionisti del servizio nazionale, colpevoli solo di fare il proprio lavoro. In più occasioni, anche come sindacato di categoria dei medici e di tutti i lavoratori della sanità, abbiamo chiesto attenzione alle istituzioni, ottenendo anche l’ attivazione di un apposito “Tavolo” in prefettura. Pensiamo che gli operatori devono trovarsi in condizione di essere maggiormente protetti, potendo magari usufruire di apparecchi elettronici per chiamate di aiuto”.

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Carmelo De Caudo, segretario generale della Cgil di Catania e Concetta La Rosa, segretaria Generale della Fp Cgil di Catania

«Il nuovo anno si apre con l’aggressione ai danni di due medici della Pediatria del Policlinico. Nel deprecare l’ennesimo vile atto di violenza contro gli operatori della sanità catanese e portare loro la solidarietà del sindacato, la Cisl, la Cisl Medici e la Cisl Funzione pubblica di Catania ritengono necessario che la Prefettura riconvochi il tavolo di confronto avviato lo scorso mese di ottobre, perché siano verificate quante e quali delle azioni promesse i direttori generali delle aziende ospedaliere catanesi hanno messo in atto. Auspichiamo che anche in quest’ultimo episodio, il direttore generale del Policlinico-San Marco si costituisca parte civile nei confronti di chi ha aggredito i due medici».

Lo affermano Maurizio Attanasio, segretario generale della Cisl di Catania, con Massimo De Natale e Danilo Sottile, segretari generali rispettivamente di Cisl Medici e Cisl Fp di Catania, appresa la notizia dell’aggressione dei due pediatri del Policlinico. 

«Anche nel corso della campagna contro le aggressioni in sanità promossa da Cisl, Cisl Medici e Cisl Funzione pubblica di Catania nel 2024, “Prendiamoci cura di chi si prende cura della nostra salute” – aggiungono – abbiamo chiesto che per consentire al personale sanitario di lavorare in serenità bisogna andare oltre: c’è bisogno di maggior personale nelle strutture d’urgenza/emergenza; l’esigenza di poter avere una protezione, come avviene in tutti gli altri campi, con un ruolo diverso per le guardie giurate, un raccordo migliore con la Polizia di Stato e le forze dell’ordine». 

«Abbiamo chiesto che vengano modificati i DVR (documenti di valutazione del rischio) così da adeguarli rispetto alle direttive ministeriali e regionali, accompagnati anche da una diversa distribuzione della rete della medicina del territorio. È necessario infatti che al pronto soccorso non arrivino troppi interventi (che arrivano a costituire anche il 60 per cento del complessivo) che possono essere differibili e affrontati in altre strutture territoriali, come quelle previste nel PNRR, che però devono essere adeguate in termini di personale».

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