Smart City: il futuro del Mezzogiorno secondo il prof. Corrado Rindone – L’Intervista

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Continuano gli appuntamenti con la rubrica “L’Intervista”, il format grazie al quale dialoghiamo con esperti appartenenti ai settori più disparati.

Nello specifico questa sera proseguiremo il nostro ciclo di incontri su mobilità sostenibile, urbanistica, e smart city – con un focus sul mezzogiorno d’Italia. L’ospite dell’episodio di oggi è il professor Corrado Rindone, docente di Trasporti e Mobilità presso l’Università di Reggio Calabria; intervistato dal nostro direttore Salvatore Bonura e dal prof. Francesco Russo, docente di prima fascia presso la Facoltà di Ingegneria dei Trasporti e della Logistica dell’Università degli Studi di Reggio Calabria e co-conduttore di questo nostro ciclo di incontri.

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La nostra chiacchierata si è concentrata sulle sfide che il Sud Italia deve affrontare per colmare il divario con le realtà del Nord Europa e del Nord Italia.

In apertura, il professor Rindone ha chiarito che il concetto di Smart City è spesso frainteso. “Si tratta di integrare tecnologia, trasporti, energia e ICT per migliorare la qualità della vita, promuovere la sostenibilità e creare opportunità economiche,” ha spiegato. Dal 2012, la Comunità Europea ha fornito linee guida e finanziamenti per supportare le città nel raggiungimento di questi obiettivi.

Tuttavia, la partecipazione del Sud Italia a questi progetti è stata limitata. Come evidenziato dal professor Rindone, “Le città del Nord Italia e del Nord Europa hanno beneficiato di progetti avanzati, registrando risparmi energetici fino al 50% e riduzioni delle emissioni di CO2 del 90%. Al Sud, città come Catania o Reggio Calabria devono ancora compiere passi decisivi verso una pianificazione sostenibile e l’adozione di tecnologie innovative.”

Inoltre è stato messo in luce come le città del sud stiano ancora combattendo con problemi come quelli del traffico urbano. Attraverso dati comparativi, Rindone ha evidenziato che il tempo di percorrenza per 10 km è mediamente più alto a Catania rispetto ad Amsterdam, nonostante una popolazione significativamente inferiore. “Con interventi mirati, la congestione a Catania potrebbe ridursi di oltre il 20%, con benefici economici e ambientali misurabili,” ha aggiunto.

Ma come possono le città del Sud attuare i progetti necessari per fare il salto e diventare smart city? In che modo il lavoro sinergico tra amministrazioni locali, università e piccole Start-Up tecnologiche potrebbe dare una mano in tal senso?

Scopriremo tutto questo, e tanto altro ancora, nella puntata di questa sera de “L’Intervista”. Vi diamo appuntamento alle ore 20.00 con la nostra prima visione trasmessa sulla nostra pagina Facebook, sul nostro canale Youtube, e sui nostri altri canali social. Non mancate!

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