Ieri a Gangi (PA) all’Istituto Superiore G. Salerno è stata costituita in pompa magna una cooperativa scolastica di comunità, promossa dalla BBC Madonie e da Confcooperative Sicilia e sostenuta dal Fondo Sviluppo (Fondo Mutualistico Confcoopetative) e dalla Federazione Siciliana della Banca BBC Credito Cooperativo.
La costituzione formale della cooperativa scolastica di comunità è stata preceduta da una affollata assemblea animata dagli studenti, dal corpo docente, e da numerose famiglie.
L’evento è stato impreziosito dagli interventi del preside, professor Ignazio Sauro, del sindaco della città, Giuseppe Ferrarello, di don Giuseppe Amato, responsabile della Pastorale Sociale della Diocesi di Cefalù, dei vertici dell’istituto di credito cooperativo, rappresentati dal dottor Croce Scelfo, dal dottor Leonardo Gennaro e dal Collegio sindacale.
Ha fatto gli onori di casa il professore Antonio Farinella, il deus ex machina della manifestazione e uno degli ideatori del progetto. Questi, dopo aver ringraziato le autorità presenti e i numerosi ospiti, ha illustrato le finalità della cooperativa scolastica di comunità; che sono: quelli di far verificare “sul campo“ agli studenti il significato del lavoro; creare nuove opportunità occupazionali in loco; e rappresentare un modello per altri istituti.
Il dirigente scolastico, ovvero il professore Ignazio Sauro, ha fatto osservare, con una punta di orgoglio, che per una strana coincidenza proprio in questi giorni sono usciti i risultati Eduscopio della Fondazione Giovanni Agnelli (il portale che aiuta studenti e famiglie nel momento della scelta della scuola dopo la terza media) che collocano ai primi posti della classifica regionale e provinciale proprio l’istituto tecnico e il Liceo G. Salerno di Gangi. Le ragioni di questa posizione così alta in graduatoria risiedono nelle scelte della scuola, che consente ai ragazzi di poter ottenere dei crediti formativi, valevoli in seguito nella loro carriera universitaria futura. Un risultato che carica l’istituto di una maggiore responsabilità e lo proietta in una nuova dimensione, quella di essere anche promotore di sviluppo. Sulla cooperativa scolastica di comunità ha sostenuto che la sua costituzione conclude un percorso avviato da tempo e inizia una strada nuova che si deve fare con gli studenti, i docenti, i genitori e le istituzioni. Ha concluso affermando che chi vuole andare via dalla propria terra deve poterlo fare per scelta, non per bisogno.
Il presidente della BBC Madonie, Leonardo Gennaro, oltre a portare il saluto dei vertici regionali degli istituti di credito cooperativo che sostengono l’iniziativa, ha ricordato che il progetto denominato “comunità siciliana al centro“ è stato suggerito dal dottor Cesare Arangio, vice presidente regionale di Confcooperative; e portato avanti insieme al professore Antonio Farinella. Il dottor Gennaro ha sostenuto, a conclusione del suo intervento, che l’obiettivo della Banca non è solo quello di fare la banca, ma soprattutto quello di sostenere il territorio, affermando inoltre che la cooperativa in prospettiva può rappresentare uno strumento per creare nuove occasioni di lavoro.
Il primo cittadino di uno dei borghi più belli dello stivale, denominato nel 2012 “Gioiello D’Italia“, Giuseppe Ferrarello, dopo aver portato il saluto del sindaco di Gerace, assente perché impegnato all’assemblea dell’Anci, ha manifestato la propria soddisfazione per i risultati raggiunti dalla scuola Superiore di Gangi e per aver centrato l’obiettivo di costituire la cooperativa scuola di comunità. Infine oltre a impegnarsi ad essere sempre al fianco della scuola, ha sostenuto che nel territorio madonita ci sono tante opportunità che bisogna saper cogliere e, a questo proposito, ha fatto la proposta di far gestire alla cooperativa il cinema e gli altri contenitori culturali presenti in città.
Padre Amato, dopo aver portato il saluto di monsignor Marciante, vescovo di Cefalù, assente perché impegnato nella giornata dell’albero e in altre iniziative, ha ricordato la scelta della Diocesi di affidare la cura di alcuni beni e servizi della Chiesa alle cooperative di giovani. Inoltre ha fatto presente che la Chiesa ha incoraggiato altre analoghe iniziative sostenendo la cooperativa Verbumcaudo che gestisce un bene confiscato alla mafia e collaborando con i progetti suggeriti da Confcooperative. Infine si è augurato che la nuova cooperativa scolastica di comunità diventi un modello da esportare anche nelle altre diocesi e auspicato una collaborazione sempre più stretta tra tutti gli attori sociali del territorio.
Cesare Arangio, presidente di Confcooperative di Palermo ha portato il saluto del presidente regionale Gaetano Mancini, assente perché impegnato in una audizione della commissione legislativa dell’Ars, ha ricostruito i momenti che hanno fatto maturare la scelta di costituire la cooperativa, ricordando che l’iniziativa ha preso spunto da un’esperienza fatta vent’anni prima con i ragazzi di una scuola elementare. Allora facemmo la simulazione di un’impresa che pubblicava un giornalino e svolgeva una piccola attività economica i cui proventi venivano depositati in banca e utilizzati alla fine dell’anno per farsi una gita. Era un modo come responsabilizzarli, far capire loro le difficoltà che comporta la gestione di un’impresa, il rispetto dei ruoli.
Il lavori si sono conclusi dopo gli interventi: di tre studenti che per i contenuti espressi hanno suscitato l’attenzione dei presenti e raccolto applausi a scena aperta; di Tania Arena, vice presidente Confculture Sicilia con delega alla Scuola e di Luca Li Vecchi, presidente della cooperativa Verbumcaudo che hanno parlato delle loro esperienze concrete ; del dottor Marco Zambuto, già sindaco di Agrigento e assessore nella giunta del governo Musumeci; e, dulcis in fundo, del notaio Alessandro Corrao che ha redatto l’atto di costituzione della cooperativa.