CATANIA – Nei primi otto mesi del 2024 in Italia si è registrato un incremento nei numeri di incidenti e morti sul lavoro. In Sicilia il dato Inail è allarmante. Sono state 46 le vittime da gennaio a settembre 2024, questo fa sì che l’Isola venga inserita nella classifica nazionale nella cosiddetta “zona rossa”, in una scala cromatica su quattro colori che suddivide le regioni in base all’indice medio di morti per milione di lavoratori. La Sicilia è la quarta regione in Italia per numero di vittime.
Si è discusso di questi temi (ieri mattina 15 novembre) durante i lavori del convegno “Sviluppi futuri della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro”, organizzato dall’Asp di Catania in collaborazione con le sezioni etnee dell’Ordine degli Ingegneri, Ance, ESEC e Inail, all’interno di Saem 2024 – Salone dell’Edilizia e dell’Innovazione.
«La formazione ha un ruolo strategico per la prevenzione degli infortuni e malattie professionali, lo diciamo da anni, ma questa formazione deve diventare più efficiente ed efficace – ha dichiarato Antonio Leonardi, direttore del Dipartimento di Prevenzione Asp CT e componente Gdl Sicurezza CNI – Se i dati degli infortuni crescono vuol dire che c’è ancora molto su cui lavorare per migliorare il sistema della formazione al fine di incidere su comportamenti, processi, percezione del rischio. Oggi al centro del focus anche le tecnologie innovative e l’intelligenza artificiale, alleati per il miglioramento e il potenziamento dei livelli di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e per la diminuzione degli infortuni». Durante il convegno è intervenuto per i saluti il padrone di casa Alessandro Lanzafame: «Saem oggi è punto di riferimento del Sud Italia e rappresenta la più grande fiera da Bologna in giù – ha dichiarato l’organizzatore del Salone e presidente di Eurofiere – i numeri lo dimostrano: tante le aziende presenti in spazi espositivi quasi raddoppiati con un incremento del 40% rispetto alla passata edizione. Inoltre, ci piace sottolineare la presenza di imprese straniere provenienti da Paesi come Germania e Svezia. L’edilizia è un settore trainante della nostra economia e lo è ancor di più per la Sicilia che sta vivendo un momento di grande fermento grazie ai lavori del Pnrr». «Siamo tutti alla ricerca di soluzioni per arginare il triste fenomeno degli incidenti sul lavoro, e riteniamo che una formazione più efficace possa risultare fondamentale nel contrastare il problema – ha dichiarato Alfio Torrisi, consigliere segretario dell’Ordine degli Ingegneri di Catania – Inoltre, uno dei punti determinanti su cui stiamo puntando per ridurre il rischio di infortuni sul lavoro è l’intelligenza artificiale». «Come mondo delle costruzioni da tanti anni con il sistema della bilateralità puntiamo sui temi della formazione e della sicurezza. Per noi è una missione, un obbligo arrivare al traguardo di infortuni zero – ha affermato Rosario Fresta, presidente Ance Catania – Riteniamo che la formazione possa davvero rappresentare un salvavita. Dobbiamo formare i nostri dipendenti per annullare ogni rischio».
Al convegno hanno partecipato anche Cristina Monsone (esperto Indipendente Commissione Europea per l’I.A.), Anna Maria Bonelli (responsabile Inail Caltagirone), Natalia Trapani (professore Associato di Impianti industriali meccanici, UniCT), Antonio Piana (direttore Ente Scuola Edile Catania), Salvatore Cuscunà (funzionario direttivo Ispettorato regionale del lavoro), Ines Petrilla (direttore Ance Catania), Carmelo Belfiore (presidente Esec), Valeria Vecchio e Elisa Gerbino (dirigenti Area Tutela della Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro).