Continuano gli appuntamenti con la rubrica “L’Intervista”, il format grazie al quale abbiamo modo di interagire con alcune personalità d’interesse appartenenti ai settori più disparati.
Questa sera diamo seguito alla nostra serie di incontri con i massimi esperti nazionali di pianificazione e controllo intelligente del traffico, logistica urbana e smart city, per cercare di capire i problemi che ruotano attorno al complesso mondo della gestione delle città, e far emergere al contempo varie possibili soluzioni.
Dopo le prime due puntate – la prima su Pianificazione e controllo intelligente del traffico insieme al prof. Antonino Vitetta, e la seconda su Trasporto Merci e gestione intelligente del Traffico con il prof. Antonio Comi – questa sera andremo a parlare di Smart Mobility e dell’esempio virtuoso della città di Santander (situata sulla costa settentrionale della Spagna) insieme al professor Luigi Dell’Olio, docente di Ingegneria della mobilità sostenibile e Ingegneria Ferroviaria presso l’Università di Cantabria, proprio a Santander.
Com’è gradita consuetudine in questo ciclo di appuntamenti, anche l’intervista trasmessa oggi è stata coordinata e co-condotta dal prof. Francesco Russo, docente di prima fascia presso la Facoltà di Ingegneria dei Trasporti e della Logistica dell’Università degli Studi di Reggio Calabria.
In avvio della nostra chiacchierata il professor Dell’Olio ci ha spiegato in cosa consiste il “Modello Santander”. Prima di tutto c’è da capire che questa città ha deciso, a partire da un decennio fa, di puntare sulla tecnologia per migliorare la qualità della vita dei suoi cittadini. La collaborazione tra il dipartimento di telecomunicazioni e quello di trasporti dell’università ha gettato le basi per l’iniziativa Smart Santander, che ha portato all’installazione di oltre 12.000 sensori in tutta la città.
Questi sensori, spiega Dell’Olio, non monitorano solo la mobilità, ma anche altri aspetti cruciali come la qualità dell’aria, il rumore e la temperatura. Nonostante iniziali critiche sul valore pratico di tali tecnologie, il progetto ha dimostrato il suo potenziale grazie alla capacità di raccogliere dati in tempo reale, fondamentali per elaborare soluzioni che migliorano il traffico, il trasporto pubblico e l’accessibilità urbana.
Ma come è stato possibile realizzare un qualcosa del genere? Quali sono stati i principali fautori del progetto, e da quali fonti si è attinto per le risorse economiche? E infine, tale modello è “esportabile” e replicabile anche in Italia ed in Sicilia?
Scopriremo tutto questo, e molto altro ancora, nella puntata di questa sera de “L’Intervista”. Vi diamo appuntamento alle ore 20.00 con la nostra prima visione trasmessa sulla nostra pagina Facebook, sul nostro canale Youtube, e sui nostri altri canali social. Non mancate!