Enna, all’istituto comprensivo Santa Chiara culture e tradizioni a confronto

Festa dei morti, Dia de los muertos e Halloween alla scuola primaria inseriti in un percorso del progetto annuale “Per una scuola inclusiva”. E nonni e genitori entrano in classe per impastare i totò

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Tra fine ottobre e i primi di novembre si susseguono tre tradizioni che appartengono a diverse culture del mondo. All’istituto comprensivo Santa Chiara di Enna, alunni e docenti hanno approfondito la festa di Halloween di origine anglosassone, lo Dia de los muertos festeggiato in Messico e la Festa dei morti vissuta in Sicilia in un percorso speciale che ha visto anche il coinvolgimento delle famiglie, che ricade all’interno del progetto annuale “Per una scuola inclusiva. La bellezza di… stare insieme”.

Nei giorni scorsi, infatti, nelle aule dei plessi Sant’Onofrio e Valverde sono stati invitati un gruppo di nonni e genitori (uno per classe) per un confronto sulle usanze ennesi legate al culto dei defunti e, in particolare, per andare alla scoperta della ricetta tradizione dei totò, i dolci tipici della festa del 2 novembre in Sicilia.

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Un momento di testimonianze e racconto da parte degli adulti ai bambini che hanno imparato a fare le palline al cioccolato direttamente dalle mani dei propri genitori o dei nonni, riscoprendo l’attesa vissuta dai bambini fino a qualche decennio fa: le preghiere, i doni da parte dei “morticini”, i cesti pieni di dolci. L’attività è stata seguita da una degustazione di totò confezionati dai panifici.

Nella tappa precedente, invece, i bambini sono stati spettatori d’eccezione del film d’animazione Disney “Coco”, che ha per protagonista lo Dia de los muertos, Il giorno dei morti, celebrazione tipica messicana dedicata al ricordo dei defunti. La proiezione, organizzata nelle ore pomeridiane negli auditorium dei due plessi scolastici, è stata seguita da momenti di dibattito e riflessione in classe, accompagnati anche dalla riproposizione dei brani della colonna sonora del film.

E c’è stato spazio pure per Halloween, la ricorrenza della vigilia di Ognissanti che ha origine nei paesi anglosassoni e che, con il suo carico di caramelle, travestimenti e zucche intagliate, ha fatto breccia anche in Italia. All’interno dello studio della lingua inglese, la ricorrenza è stata approfondita e studiata dai bambini, anche attraverso schede didattiche, giochi (tombola in lingua inglese, dialoghi e canzoni) e laboratori creativi con la realizzazione di cartelloni a tema.

“Nel rispetto delle tante culture del mondo, bambini e insegnanti hanno voluto dare spazio alle caratteristiche delle diverse tradizioni – ha spiegato la dirigente Antonietta Di Franco – per noi è importante puntare sulle diversità e le peculiarità delle realtà che ci circondano, con uno speciale occhio alle nostre radici locali. Il progetto annuale sta coinvolgendo tutto il mondo della scuola, incluse le famiglie e sta impegnando bambini e ragazzi anche in orari extrascolastici”.

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