CATANIA – Un progetto che ha l’obiettivo di contrastare la povertà educativa, i fenomeni di dispersione scolastica, marginalità ed esclusione sociale.
Si chiama “C.I.E.LO” (Comunità di Iniziative Educative Locali) ed un progetto delle Acli Catania e Puzzle 17 e si sta svolgendo, per il tramite di associazioni e scuole del territorio nei seguenti Comuni: Catania, Misterbianco, Aci Castello, Tremestieri Etneo, Belpasso, Acireale, Paternò, Mascalucia e Bronte.
Dopo l’avvio di attività di presentazione del suddetto progetto in tutta la provincia etnea e in tutti i circoli Acli dei comuni citati, sono state davvero tante le richieste di adesione.
Grazie al progetto si stanno realizzando molteplici attività proprio in questi Comuni, indirizzate a bambini e adolescenti di età compresa tra gli 11 e i 17 anni: sostegno scolastico in orario extra curriculare; laboratori artistici; spettacoli teatrali e di danza; attività sportive.
“Credo che contrastare la dispersione scolastica – afferma il presidente provinciale Acli Ignazio Maugeri – sia fondamentale per evitare marginalità ed esclusione sociale. In questi ultimi anni sta crescendo sempre di più la consapevolezza del ruolo delle comunità educanti, ovvero la responsabilità condivisa nella crescita dei bambini, delle bambine e di tutti gli adolescenti. Non possiamo commettere l’errore di lasciare indietro i minori. Sono il nostro futuro”.
“I ragazzi e le ragazze proprio in questi mesi si stanno impegnando per la realizzazione di spettacoli sulle tradizioni siciliane, spettacoli di danza e non c’è cosa più bella di vederli impegnati e orgogliosi dei loro risultati” – afferma Dario Bussolari tutor del progetto C.I.E.LO. “Alla fine non ci sarà cosa più bella per loro di salire sul palco: per noi questo è un modo per far capire loro che con l’impegno e la dedizione si possono raggiungere risultati tangibili”.
L’oggettiva scarsità di risorse per il funzionamento ordinario delle scuole e la mancanza di un organico stabile, rende difficile pianificare interventi a lungo termine e garantire la continuità dell’azione educativa. Questa problematica è più evidente per quelle scuole che, situate in contesti privi o carenti di servizi, rappresentano l’unico presidio educativo e punto di riferimento per bambini, adolescenti e famiglie. In questi contesti, caratterizzati da fragilità, disgregazione, tensione sociale e spesso illegalità diffusa, le scuole sono chiamate anche a supplire ai bisogni di cura, in un quadro di welfare frammentato e spesso non fondato su un coordinamento solido tra i diversi enti locali. Il progetto intende rispondere ai fenomeni di dispersione scolastica degli studenti e a quelli di marginalità ed esclusione sociale, in particolare dei ragazzi disabili, attraverso una strategia centrata sulla messa in rete di servizi e risorse esistenti nel contesto territoriale individuato.
Il progetto “C.I.E.LO” è finanziato dalla Regione Siciliana Assessorato della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro.