Morti sul lavoro, per Cgil Sicilia si tratta di una “strage continua, e la Regione è inadempiente”

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“I dati Inail ci consegnano una situazione drammatica, con l’aumento consistente nei primi sette mesi dell’anno dei morti sul lavoro, 50 i decessi registrati, e degli infortuni. È evidente che occorre rafforzare le azioni per la prevenzione, ma il governo regionale continua a non raccogliere il grido d’allarme del sindacato, che ha tenuto alta l’attenzione costantemente sul problema, ed è inadempiente anche rispetto agli impegni presi”. Lo dice Francesco Lucchesi, segretario confederale Cgil Sicilia, commentando i dati diffusi dall’Inail alla vigilia della giornata nazionale per le vittime degli incidenti sul lavoro, che si è celebrata ieri, domenica 13 ottobre. “Servono più ispettori del lavoro, per battere a tappeto le aziende” – sottolinea Lucchesi – “e ci chiediamo di fronte a numeri così drammatici cosa si aspetti a bandire i concorsi. Chiediamo di attivare subito l’osservatorio e di convocare il tavolo permanente su salute e sicurezza per valutare le iniziative da intraprendere, atteso per settembre, ma di cui non si ha notizia. L’attenzione sul problema”, conclude Lucchesi, “non può essere episodica o emozionale, perché è evidente che siamo di fronte a una strage continua che occorre fermare”.

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