Buonasera e ben ritrovati nella rubrica di Hashtag Sicilia “Così è (se vi pare)” #19
Poiché sono tante le questioni che affollano le prime pagine dei giornali confesso che non riesco a scegliere il problema sul quale richiamare la vostra attenzione.
Pertanto questa sera vorrei esternarvi un pensiero che da qualche tempo mi angustia molto.
Mi chiedo: ma perché la politica, nonostante non faccia un passo senza prima interrogare gli italiani tramite uno o più sondaggi, agisce poi in una direzione opposta al sentire comune degli italiani?
E ancora: all’indomani di ogni consultazione elettorale tutti i partiti stigmatizzano il fenomeno dell’astensionismo, vale a dire il fatto che sempre più italiani non vanno a votare.
Ma poi, come si suol dire, “passata la festa, gabbato lo santo”, tant’è che dopo qualche giorno i partiti si scordano quello che hanno detto per far ritornare gli italiani a votare e continuano a comportarsi come prima, non cambiano affatto registro.
Alcuni esempi:
- Primo: perché, nonostante una ricerca demoscopica riveli che 7 italiani su 10 sarebbero oggi favorevoli ad un’imposta europea sui grandi patrimoni, che in Italia si applicherebbe solo allo 0.1% più ricco della popolazione, grosso modo a 50 mila cittadini con patrimoni netti superiori a 5,4 milioni di euro, la maggioranza dei partiti non si muove di conseguenza?
Eppure, disaggregando questo dato, emerge che il consenso a tassare i grandi patrimoni è larghissimo in tutti i partiti, sia in quelli che stanno al governo sia in quelli che sono collocati all’opposizione.
La stessa ricerca ci svela infatti che l’accordo a tassare i ricconi tocca il 94% tra gli elettori di Verdi e Sinistra Italiana, l’88% tra gli elettori del PD, l’86% di quelli dei 5 Stelle; il 49% contro il 42% dei contrari tra gli elettori di Fratelli d’Italia, il 45% contro il 42% dei contrari tra gli elettori della Lega, il 46% dei favorevoli contro il 43% tra gli elettori di Forza Italia.
Ma nonostante questo orientamento favorevole, l’unico partito che l’ha inserito nel proprio programma è Alleanza Verdi-Sinistra. Tutti gli altri, attraverso qualche esponente, dicono di essere d’accordo ma non fanno nessun passo in questa direzione, perché temono che ci possa essere una fuga di capitali all’estero. Preoccupazione sacrosanta, ma mi rifiuto di credere che nel 2024 non ci siano strumenti che impediscano la fuga dei capitali.
- Secondo esempio: perché, nonostante tutti i sondaggi sulla guerra ci dicano che la maggioranza degli italiani è contraria ad inviare armi all’Ucraina e il 56% addirittura non vuole che le armi inviate vengano utilizzate per colpire il suolo russo; e il consenso per il supporto e l’assistenza a Kiev è sceso dal 47% al 28%, quasi tutti i partiti si pronunciano in modo contrario?
- Terzo ed ultimo esempio: perché per tutti gli italiani (dipendenti, artigiani, commercianti, agricoltori, professionisti) le norme stabiliscono le tasse che debbono pagare senza che a nessuno di questi soggetti venga chiesto se siano d’accordo e se possano pagarle o meno, e invece la decisione di tassare i superprofitti deve essere concordata con le banche?
Si impone la logica di un peso e due misure, quando tutti sappiamo che il sistema fiscale italiano non è affatto equo.
Ad avere questa percezione del sistema fiscale non è Pinco Pallino o Peppe Nappa, ma l’85% degli Italiani.
Qualcuno, dopo questa mia lunga tiritera, si starà chiedendo: “Ma dove vuole arrivare Bonura con questo discorso?”.
Poiché ho paura di smarrirmi, non voglio spingermi troppo lontano, ma spiegarvi solamente perchè, a mio giudizio, le persone probabilmente non vanno più a votare per due ordini di motivi. Quali? Li scopriremo insieme questa sera!
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