“Ho conosciuto personalmente Livio, una persona speciale con cui ho avuto un rapporto che andava al di là di tutte le cose che abbiamo fatto insieme per tanti anni, ed è per questo che ho voluto presentare anche qui in Senato il libro che racconta le sue vicende che sono le vicende della comunità italiana in Australia, una comunità perfettamente integrata”. Così Francesco Giacobbe, Senatore Pd eletto nella circoscrizione estero Africa-Asia-Oceania-Antartica, alla presentazione del Libro “Da Livio Benedetti a oggi, il ruolo del patronato al servizio delle comunità, in Italia e all’estero” che si è tenuta giovedì 26 settembre presso la Sala del Senato di Santa Maria in Aquiro a Roma su iniziativa dello stesso Senatore.
“Quando si organizzano questi eventi, non si tratta solo di ripercorrere la storia al passato – ha spiegato Giacobbe – perché gli uomini che hanno fatto questa storia parlano anche a noi, oggi che c’è paura di dare la cittadinanza italiana, io dico: guardate al multiculturalismo dell’Australia, che fu qualcosa che non arrivò dal basso ma dalle istituzioni stesse perché c’era la consapevolezza che la piena integrazione è un vantaggio per chi viene accolto ma anche per chi accoglie”.
Fra i relatori dell’evento erano presenti anche i vertici italiani e australiani delle Acli.
“La storia di Livio Benedetti non guarda indietro ma avanti, lui è stata una di quelle figure che sono andate a dare sostanza ad un paese multiculturale come l’Australia e possiamo dire che Livio è sempre stato autenticamente giuliano, autenticamente italiano e autenticamente australiano, senza che questi tre aspetti siano mai andati in conflitto perché ognuno portatore di sue specificità e credo sia un bel messaggio anche per quello che succede oggi”. Ha detto Paolo Ricotti, Presidente nazionale del Patronato Acli, a cui si è aggiunta la voce del Presidente nazionale delle Acli e della FAI, Emiliano Manfredonia: “La storia di Livio è una storia che parte da un sacrificio, da un dolore: perché è costretto a lasciare l’Italia e ad emigrare in anni in cui l’emigrazione non era così dolce, era davvero dura, e infatti i primi anni visse di stenti e di fatiche. Ed ecco che Livio Benedetti è uno che ce la fa, ma che invece di sfruttare il suo successo, mette le sue grandi doti e capacità al servizio degli altri, e lo fa attraverso le Acli. E io questo bene che ha fatto l’ho visto, come in una restituzione concreta, in tutte quelle persone che da tutta l’Australia, anche facendo centinaia e centinai di chilometri, sono venuti alla presentazione di questo volume a Sidney”.
“Il libro che viene presentato qui oggi non è solo celebrazione del passato, ma è soprattutto stimolo e consapevolezza per il futuro: vedo qui tanti giovani che stanno per partire per l’esperienza di Servizio Civile in Australia e credo davvero che Livio Benedetti possa rappresentare un vero esempio per loro di dedizione al lavoro e agli altri”. Così Andrea Acciai, coordinatore nazionale del Patronato Acli in Australia.
All’evento hanno partecipato anche la Senatrice Pd Simona Malpezzi, l’ambasciatrice australiana a Roma Tracy Reid, e, in collegamento da Parigi, la Segretaria Generale del CGIE, Maria Chiara Prodi. Hanno, invece, inviato un contributo video per portare un proprio contributo personale l’ambasciatore italiano a Canberra, Paolo Crudele, il rappresentante del Com.It.Es del NSW, Gianluigi di Martino, e i direttori generali dei Co.As.It di Sydney e di Melbourne, Thomas Camporeale e Marco Fedi.