Bocciatura senza appello per il CETA, il trattato commerciale tra UE e Canada definito da Paolo De Castro (PD) “uno dei migliori accordi dal punto di vista delle tutele dei nostri prodotti”. Senza grandi clamori mediatici e mobilitazioni politiche di massa è stato approvato un trattato che cambierà radicalmente la nostra spesa quotidiana. Negli scaffali troveremo prodotti canadesi con OGM, carne a base di ormoni, farine con aggiunta di pesticidi, tutto condito a prezzi allettanti per il consumatore finale.
Vi ricordate l’olio tunisino? Grazie ad una Circolare ministeriale i controlli doganali vengono effettuati entro 48 ore dall’arrivo in porto; tempistica impossibile se consideriamo il numero esiguo di operatori preposti, le modalità di analisi, oltre alla trasmissione del responso agli uffici competenti. Come verranno effettuati i controlli sui prodotti agricoli ed agroalimentari canadesi, o comunque americani, visto che molte società hanno filiali nella terra dei ghiacci?
“Basta una semplice circolare ministeriale per trasformare i controlli sanitari, a tutela della nostra salute, in un vero e proprio gruviera, secondo il presidente della No-profit “Insieme per la Terra”, Nicola Gozzoli, che rincara, la nostra biodiversità verrà spazzata via dagli affaristi che, per palese tornaconto economico, siedono a Bruxelles. La dieta mediterranea è considerata dai massimi esperti mondiali come la migliore di tutte. Cosa rimarrà di essa dopo che il Ceta entrerà nella nostra vita quotidiana?”
Forte preoccupazione è stata esposta da Gianluca Micalizzi presidente nazionale di FEDITALIMPRESE “molte imprese agricole ed agroalimentari verranno spazzate via a causa dello strapotere commerciale delle grandi aziende canadesi. L’impatto occupazionale sarà drammatico ma di certo in televisione si parlerà di ripresa, di opportunità e di nuovi mercati. Falsità ben lontane dalla verità”