CATANIA – Si terrà il 9 giugno (a partire dalle 15) nel cortile dell’ex monastero dei Benedettini, a Catania, la VI edizione di “Piccolo è Bello” l’unica manifestazione che porta in scena, nel centro storico di Catania, le piccole espressioni vinicole rappresentative del territorio dell’Etna. L’evento ideato da Agata Arancio, sommelier e professionista del settore vinicolo è divenuto nel tempo un appuntamento molto amato dal pubblico dei winelover.
“Piccolo è Bello”, interamente autofinanziato, rappresenta un centinaio di aziende fra le piccole realtà vitivinicole (oltre a un gruppo di selezionate microrealtàdel settore agroalimentare, olio evo, ristorazione,distribuzione) che, senza “fare squadra” non avrebbero l’opportunità di farsi conoscere dal grande pubblico. Di qui la necessità di rinnovare il “patto” di reciproca alleanza fra produttori per creare un modello virtuoso aperto a tutti in cui le piccole cantine facciano rete supportate da un’unica organizzazione.
Quest’anno il format di Piccolo è Bello si articolerà in quattro grandi linee tematiche: un anteprima-simposio dedicato al Vino bianco estremo (l’8 giugno dedicata a stampa e addetti del settore); una sezione chiamata Eroico Evo in cui nel corso di un convegno si confronteranno i produttori che fanno capo alla Fioi (Federazione italiana olii italiani); una terza sezione intitolata “Innesti”, sorta di anteprima con incontri – dal 3 al 7 giugno – in diversi punti vendita e/o di ristorazione che a Catania organizzeranno serate ad hoc per gli appassionati di olio e/o vino alla presenza deiproduttori; una quarta, dedicata all’editoria con la prima edizione del premio “Piccolo è Bello” assegnato a una piccola casa editrice etnea, in collaborazione con Naxoslegge.
“Estremo può significare molte cose – spiega Agata Arancio, ideatrice della manifestazione – dalle sfide della vinificazione alle condizioni territoriali uniche, come quelle dell’Etna, dai cambiamenti climatici alla scelta di puntare su vitigni dimenticati. Esploreremo l’Etna, un’isola nell’isola, simbolo di estremo e di arricchimento culturale. Ma non ci fermeremo qui: faremo un salto anche in Calabria. Ospiteremo tre piccoli produttori dello Champagne e dei rappresentanti del Friuli Venezia Giulia e del Veneto. Sarà un’occasione straordinaria per conoscere nuovi e diversi prodotti, per assaporare il fascino delle tipicità che firmano la nostra viticoltura e anche per fare festa”.