Turismo organizzato: Assoviaggi-CST, prosegue ripresa in agenzia, inflazione e guerre non scoraggiano partenze

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Prosegue la ripresa in agenzia: il nuovo anno inizia con sprint per le agenzie di viaggio, con un volume d’affari in crescita del +8,9% nel primo trimestre del 2024 rispetto a gennaio-marzo dello scorso anno. Inflazione ed instabilità geopolitica in corso non hanno scoraggiato le partenze, così come gli incrementi tariffari che hanno comunque segnato un aumento del +18% negli ultimi 12 mesi. Le agenzie del Centro Italia e del Nord Ovest hanno segnalato gli incrementi più consistenti di fatturato (+9,8%) e (+9,0%) mentre i viaggi intercontinentali e le crociere guidano il trend positivo del settore. Ci si rivolge ai servizi del turismo organizzato soprattutto per le garanzie di tutela e assistenza: nell’ultimo anno le richieste di acquisto di polizze viaggio sono aumentate mediamente del 26,7%. Le mete estere sono tra le preferite, con al primo posto l’Europa. Non mancano le richieste per le destinazioni italiane. E per le prenotazioni dei ponti primaverili si evidenzia un lieve rallentamento del mercato: le richieste registrano il -2,8% rispetto allo stesso periodo del 2023.

È questa la sintesi che emerge dall’indagine realizzata dal Centro Studi Turistici di Firenze, per Assoviaggi Confesercenti, su un campione di 769 agenzie di viaggio.

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Complessivamente, il risultato del trimestre sembra soddisfare soprattutto le agenzie dettaglianti: dalla rilevazione emerge che una quota rilevante di clientela ha modificato comunque scelte e comportamenti di acquisto, ma in generale chi si rivolge alle imprese del turismo organizzato è alla ricerca di proposte esclusive, mirate e che rispondano all’esigenza del cliente. Il 63,7% del campione ha segnalato, infatti, un trend di aumento delle richieste di viaggio, contro l’11,3% di segnalazioni di diminuzione e il 24,2% di stabilità, mentre solo uno 0,8% non ha saputo fornire un’indicazione. La variazione stimata è del +8,9% del giro d’affari, con risultati migliori registrati nelle regioni del Centro Italia e del Nord Ovest. Un andamento positivo, trainato dalle richieste di pacchetti e soggiorni che hanno contribuito al fatturato totale con una quota di circa il 75% e che conferma la capacità del settore di attrarre segmenti di mercato sempre più ampi, anche tra i target più giovani, in quanto attenti alla qualità dei servizi, alle garanzie di assistenza e più in generale alle diverse forme di tutela del consumatore. Infatti, dall’indagine è emerso che nell’ultimo anno le richieste di acquisto delle polizze viaggio da parte della clientela sono aumentate mediamente del 26,7%.

Gli aumenti tariffari dei fornitori di servizi e le ripercussioni sul settore. Certamente, però, oltre alle preoccupazioni per le tensioni geopolitiche, la questione degli aumenti tariffari applicati dai fornitori dei servizi rimane una delle principali preoccupazioni del comparto: i rincari hanno raggiunto valori medi del +16% negli ultimi 12 mesi. I rincari dei prodotti energetici hanno spinto al rialzo le tariffe dei servizi di trasporto che hanno registrato aumenti del 27%, ma anche i servizi di alloggio e ristorazione sono saliti in media del 22,3%. E sicuramente le ripercussioni sono arrivate anche sul mercato, visto che il 10,9% del campione ha percepito una flessione delle richieste, il 64,7% ha segnalato un comportamento di acquisto molto più prudente e selettivo rispetto al passato, mentre il 24,4% non ha registrato nessuna conseguenza sull’andamento delle richieste. In questa direzione, dall’indagine emerge che per il periodo dei ponti primaverili si è registrato un lieve rallentamento del mercato: rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, le richieste rilevano un calo del -2,8%. Sensazioni positive sul trend sono state espresse dal 16,8% degli imprenditori, contro il 41,2% di indicazioni di stabilità e il 37,8% di diminuzione.

Le tipologie di viaggio maggiormente richieste. I viaggi intercontinentali, individuali o di gruppo, hanno trainato le richieste del periodo (66,4%) mentre le crociere rimangono una tipologia di viaggio particolarmente apprezzata dagli italiani (47,1%). Numerose anche le richieste per i viaggi esotici con soggiorni nei mari caldi (38,7%) e per le capitali europee (37%). Molto bene anche i viaggi verso le destinazioni balneari del Mediterraneo (26,9%) e italiane (21%) e le principali città d’arte (21,8%), mentre nel corso del trimestre è aumentata anche la domanda del business travel (14,3%) e del turismo scolastico (10,1%).

Le aree-destinazioni preferite. Esaminando nel dettaglio le richieste del periodo, le destinazioni estere risultano le mete preferite dagli italiani ed in cima alla lista delle richieste di viaggi troviamo l’Europa (58,8%) seguita dal Nord America (47,9%) Africa (44,5%) e Medio Oriente (21%). Non è mancato l’interesse per le destinazioni del Centro/Sud America (12,6%) e per i paesi dell’Asia orientale e del sud-est asiatico (12,6%). Infine, non particolarmente elevate ma comunque rilevanti, le richieste per le destinazioni italiane (37%).

“Nonostante le tensioni geopolitiche e l’inflazione che auspichiamo prosegua il suo percorso di rientro in maniera più decisa insieme alla diminuzione dei tassi di interesse attesa entro giugno – afferma Gianni Rebecchi presidente di Assoviaggi – intercettiamo un chiaro segnale di crescita della domanda da parte dei viaggiatori che sono alla ricerca di un prodotto selezionato e su misura, di consulenza professionale per riuscire a districarsi nella giungla delle tariffe e dei visti per accedere ai paesi di destinazione, e di  consigli per polizze assicurative che rendano l’acquisto ed il viaggio sereno e garantito. Attenzione però che, in questa fase di mercato, non possiamo più assistere ad ulteriori aumenti dei costi sui servizi turistici perché potrebbero seriamente inibirla”.
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