Intermeeting Serra Club – Lions Club Catania Vallis Viridis su Discriminazione, disuguaglianza, intolleranza e integrazione

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CATANIA – Discriminazione, disuguaglianza, intolleranza e integrazione: sono questi i temi affrontati durante l’Intermeeting Serra Club – Lions Club Catania Vallis Viridis svoltosi lo scorso 28 febbraio nel Salone Sant’Agata del Seminario Interdiocesano Regina Apostolorum di Catania.

Tantissima la gente intervenuta rimasta colpita dagli interventi di Piero Zappia, magistrato, autore del libro “Discriminazione, intolleranza e integrazione – dall’odio sociale alla paura del diverso” e di Salvatore Adorno, docente di Storia contemporanea presso l’Università di Catania. A introdurre i lavori, porgendo i saluti, sono state la prof. Renata Gentile Messina – Presidente del Club Serra di Catania – e la prof. Maria Schillaci Aiello – Presidente del Lions Club Catania Vallis Viridis.

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Il dottor Zappia ha presentato la discriminazione in tutti i suoi possibili aspetti evidenziando come essa sia una delle forme più comuni di violenza ma anche di abuso dei diritti umani: un’analisi, la sua, che ha percorso anche i diversi periodi storici.
È emerso come discriminazione e intolleranza possono essere considerati concetti strettamente legati. Due facce di una medaglia che poi portano  all’incapacità da parte del genere umano di accettare persone, religioni, culture, stili di vita, orientamenti politici o sessuali diversi da quelli del proprio gruppo sociale o del gruppo sociale predominante. Da ciò deriva  paura di ciò che è diverso che può sfociare anche in violenza fisica.
Rispettare l’altro dovrebbe essere invece alla base di ogni comportamento umano, includere per arginare odio ed egoismo. E per migliorare la società: una società, però, che spesso si gira dall’altra parte e che, invece, dovrebbe dire no alla discriminazione e all’indifferenza.

E a proposito di disuguaglianze, sono tante quelle presenti nel mondo: a farlo notare il professore Adorno che ha messo in evidenza come nel corso di migliaia di anni solo quattro forze si sono mostrate efficaci nel ridurre le disuguaglianze: le grandi guerre, il fallimento degli stati, le rivoluzioni e le epidemie. Eventi certamente traumatici che però hanno attenuato alcune disuguaglianze. Ciò mette anche in evidenza il riduktato non soddisfacente delle politiche economiche redistributive con la disparità di reddito che è aumenta quasi ovunque nei paesi occidentali e ciò non è un buon segnale.

Il professore Adorno ha fornito dei dati per quanto riguarda in particolare le disuguaglianze di reddito: secondo una stima del 2021 il 10% della popolazione mondiale assorbe il 52% del reddito globale mentre alla metà più povera della popolazione va solo l’8,5% del reddito globale. Tradotto in valori assoluti il 10% ha un reddito medio annuo di circa 87.200 euro mentre la metà più povera della popolazione guadagna circa 2.800 euro l’anno.

Cosa fare? Rafforzare l’inclusione sociale ed economica di tutti senza alcuna distinzione; assicurare pari opportunità a tutti e adottare politiche sociali ed economiche utili a raggiungere progressivamente una sempre maggiore uguaglianza.

 

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