L’ass. “Il Giovane Anchise” compie 25 anni: punti di riferimento per la tutela dei minori

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PALAGONIA (CT) – Importante compleanno per lassociazione Il Giovane Anchisedi Palagonia che in questo quarto di secolo è sempre stata al servizio della Regione per la tutela dei minori  rappresentando un valore aggiunto per lintero territorio realizzando varie attività e progetti finalizzati alleliminazione dellemarginazione sociale.

La comunità rappresenta una seconda famiglia: sana, accogliente, contenente, simbolicamente rappresentata come un grembo materno, dice la responsabile Aljbina Davola.

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E per celebrare questo traguardo, sabato 27 gennaio si svolgerà un convegno a partire dalle 10:30 presso La Rotonda”, Via Palermo n.180, Palagonia (CT)

Saranno presenti una rappresentanza della commissione prefettizia del Comune di Palagonia, lassessore regionale alla Famiglia e Lavoro on. Nuccia Albano; lassessore regionale alle Autonomie Locali e Funzione Pubblica on. Andrea Messina; il dott. Michele Cappadonna, Presidente Regionale AGCI Palermo; il dott. Nino Grasso, promotore delle prime comunità alloggio in Sicilia; la dott.ssa Rossana Bella, Rappresentante comunità del distretto SocioSanitario D 20; il dott. Antonio Montemagno, Rappresentante comunità del Calatino e del coordinamento Regionale delle Comunità; il dott. Santo Zampino, Commissario Regionale Enti Locali.

Prevista la relazione della dott.ssa Vasta Loredana, coordinatrice équipe, sulle Comunità Alloggio Il Giovane Anchise: “Presenza sul territorio della struttura e relative problematiche della comunità.

Tra i messaggi più importanti da veicolare quello che lorganizzazione comunitaria deve essere intesa come spazio di vita terapeutico che costituisce l’ambiente dove i ragazzi saranno accolti e resi protagonisti di un progetto educativo individualizzato con attenzione alla dimensione personalizzata e collettiva, se pur distinto per fascia d’età.

La qualità delle relazioni interpersonali tra ragazzi ed educatori e tra ragazzi al loro interno, consentiranno di riprendere o ricostruire là dove si erano interrotti o erano mancanti, le tappe evolutive primarie e i rinforzi affettivi-cognitivi di base, di riparare ferite narcisistiche intrapsichiche laceranti e, là dove erano assenti, costruire i processi di conoscenza di sé e del mondo, di strutturare o ristrutturare una rappresentazione rassicurante di un’identità soggettiva e sociale.

Di particolare importanza sarà la possibilità di relazionarsi con figure significative in grado di sviluppare adeguati processi di simbolizzazione intrapersonali e interpersonali.

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