Approvato l’emendamento con cui il Governo tenta di risolvere il problema della carenza di organico nei consolati. Primo firmatario il senatore Giacobbe,che resta critico nei confronti del Governo ma intravede degli spiragli.
“Ancora una volta abbiamo dovuto fare i conti con una chiusura sostanziale del governo. Siamo, però, riusciti a ottenere una vittoria: l’approvazione di un emendamento, di cui sono stato primo firmatario, per tentare di risolvere la questione della carenza di personale nei consolati italiani- il suo commento-
Si tratta dell’unico emendamento sulla questione degli adeguamenti salariali del personale MECI a contratto che, come sempre, trova l’attenzione dei parlamentari del Pd.
“Almeno su questo, anche se solo in parte, siamo stati ascoltati”, spiega Giacobbe che ha visto il suo emendamento considerato e infine proposto dai relatori di maggioranza.
“La nostra rete diplomatica è quella addetta a offrire servizi ai cittadini, siano essi temporaneamente residenti all’estero, discendenti di italiani, turisti intenti a visitare l’Italia o imprenditori che vogliono investire nel nostro Paese – aggiunge Giacobbe – ed è impensabile che questa rete non sia messa in condizione di lavorare o che i suoi dipendenti, in alcuni Paesi, percepiscano stipendi non adeguati al costo della vita locale”.
“Ormai la mancanza di personale nei consolati ha reso le attese per i servizi di cittadinanza andare oltre ogni tempo ragionevole. E anche questo influenza quella che è l’opinione dell’Italia e del Made in Italy nel mondo. Non possiamo più permetterci l’incapacità di offrire servizi ai cittadini ed a chi è interessato all’Italia perché questo non è degno di un grande Paese come il nostro e, soprattutto, di un Paese che ambisce a primeggiare sui mercati mondiali”.