Il racconto della XII ediz. del Premio Cambiamenti. Esito e vincitori di un evento all'insegna delle "intelligenze naturali"

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Valorizzare idee innovative provenienti da tutta Italia, dar voce all’eccellenza e a chi magari non ha ancora avuto modo di far emergere il proprio progetto, tracciare la rotta per un futuro tecnologico e all’avanguardia per il mondo dell’artigianato e delle PMI.

Questi sono i principali obiettivi del Premio Cambiamenti, la cui 7° edizione si è conclusa proprio questa mattina presso il Centro Congressi “Nazionale Spazio Eventi” di Via Palermo a Roma.

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Anche questa nuova edizione del Contest per realtà imprenditoriali – organizzata come sempre dalla CNA, Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della piccola e media impresa – ha visto un’ampia partecipazione: le candidature provenienti da Start-Up e imprese disseminate su tutto il territorio nazionale sono infatti state circa 1300.

Questo migliaio (e più) di proposte si è ridotto fino alle due decine scelte per approdare alla fase conclusiva del Premio, e questa selezione è avvenuta con un lungo processo di cernita, passato anche attraverso le sedi territoriali delle CNA di tutt’Italia. Le 20 finaliste rimaste si sono in conclusione sfidate nella mattinata odierna in una pitch-battle di fronte ai membri della giuria esaminatrice.

A moderare l’evento è stato il giornalista del Sole24Ore Giampaolo Coletti, il quale, prima di dare via alle esposizioni (della durata di 2 minuti complessivi) da parte dei rappresentanti delle Start-Up, ha ceduto la parola prima a Luca Iaia e poi a Simone Gualandi, rispettivamente responsabile Marketing per la CNA Nazionale e presidente nazionale di CNA Giovani Imprenditori.

“L’apripista” dell’evento ha sottolineato come le tre parole fondamentali che gravitano attorno al Premio Cambiamenti siano “innovazione, relazioni e futuro”, e inoltre ha dedicato questa edizione ad alcuni “innovatori sfortunati” che purtroppo non sono stati valorizzati come avrebbero dovuto, citando un esempio siciliano come Giovanni Rappazzo – il primo ad aver brevettato il cinema sonoro e Salvatore Morelli – innovatore sociale e promotore dell’uguaglianza di genere nel periodo di fine ‘800. Il secondo intervenuto invece ha ribadito i temi e i propositi del Premio Cambiamento e citato Marie Curie, la sua intraprendenza e voglia di farsi valere in un mondo fatto da uomini che faticava ad accettarla per l’innovatrice che era.

Ad intramezzare i due interventi iniziali vi è stato un breve videomessaggio del vincitore dell’ediz. 2022 del Premio, Carloemanuele Pina di Suncol. Successivamente dopo le parole di Simone Gualandi invece si sono avvicendate le dichiarazioni dei partner dell’evento, Ivan Lion di Ali Energia, Alessandro Musumeci di Citroen, Emanuele Neri di Eolo Spa, Giusy Stanziola di UniCredit, Stefano Prosseda di Wurth.

Dopo hanno avuto luogo le esposizioni degli “startupper“, che si sono avvicendate in maniera serrata e sono avvenute con il rigoroso rispetto dei 2 minuti massimi di durata, terminati da un gong “perentorio”. Tra queste a rappresentare la Sicilia c’erano Quvita e Manima.

Dopo questa serie di presentazioni, mentre la giuria presieduta da Raffaele Marmo si confrontava sui premi da assegnare, vi è stata una lunga chiacchierata tra il moderatore e l’attore Gianmarco Tognazzi, iniziata – per sottolineare il cambiamento dei tempi – con la lettura da parte di ChatGPT della biografia dell’artista.

Si è discusso di come utilizzare al meglio questa intelligenza artificiale, e di come le “intelligenze naturali” umane – in riferimento proprio al sottotitolo di questa edizione – debbano sfruttare con criterio e al meglio questi strumenti ai fini dell’innovazione. Poi si è passati a fare dei discorsi sul cinema, la cucina, la passione per i vini e la nascita della “supercazzola”, sempre tenendo ben presente sullo sfondo la personalità del padre dell’artista, l’immortale Ugo Tognazzi.

Infine si è arrivati al momento delle conclusioni dell’evento, effettuate da Dario Costantini, il Presidente Nazione della CNA, il quale ha sottolineato, tra gli altri concetti espressi, come nel nostro paese si parli di pmi e start-up innovative solo nei momenti in cui conviene di più – elezioni, fasi particolari della vita politica – e invece nel resto del tempo la progettualità nei loro confronti langua quasi sempre. Infine, prima di premiare le Start-Up è stato chiamato sul palco il presidente della giuria, che ha fatto i complimenti a tutti i partecipanti e ha espresso quanto sia stato arduo scegliere i vincitori, perchè ha trovato che tutti i finalisti avessero davvero una qualità e quantità molto importanti di competenze.

Ecco che poi si sono avvicendate le assegnazioni dei premi, tra le quali potremo anche trovare una nota positiva per la nostra regione, che si aggiudicata una posizione importantissima sul podio, ma andiamo con ordine.

Menzioni d’Onore

  • Sostenibilità: Ita77
  • Innovazione Tecnologica: Next Generation Robotics
  • Impatto Sociale: Gaia Segattini

Premi Speciali

  • Energia: Refuel Solution
  • Citroen: CityZ
  • Unicredit: Addix e Inta System
  • Sellalab: Recibu
  • Newbank: Sau
  • Tim: True screen

I tre vincitori

La prima classificata, Adaptronics, è una start up con sede a Bologna che reinventa il modo in cui i robot prendono qualsiasi oggetto, sulla terra e nello spazio, grazie a una tecnologia proprietaria a film sottile che diventa adesiva a comando per elettrostaticità con integrati sensori di contatto e prossimità. Al secondo posto invece arriva la Start-Up Inta System, con sede a Pisa, che sviluppa laboratori on-chip ultrasensibili e portatili per analisi rapide di fluidi con applicazioni biomedicali, di sicurezza, industria 4.0, food analysis. Al terzo gradino del podio si classifica Manima una realtà siciliana di Carolina Guthmann, con sede a Palermo, che realizza con il marchio omonimo prodotti di lifestyle contemporanei totalmente ricamati a mano destinati ad un mercato internazionale di alta gamma. Tutto ciò viene prodotto da donne che in precedenza in una situazione economica/lavorativa di difficoltà, e che invece grazie a questa realtà sono state reintrodotte con successo nel mercato del lavoro.

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