C’è tanto da lavorare in casa Catania. I 15 punti in 13 gare sono davvero troppo pochi per una squadra che di certo non ha l’obiettivo di salvarsi o evitare i playout. Fondamentalmente, l’Audace Cerignola ha vinto giocando a calcio e sfruttando al meglio la prima vera azione al 59′ con Malcore che realizza il gol vittoria per i pugliesi. Per Cristiano Lucarelli (che sarà ufficializzato a breve) c’è tantissimo lavoro da fare per risollevare le sorti della stagione.
Un Catania troppo poco “Audace” in queste 13 partite
Uno dei primi elementi che manca a questo Catania è sicuramente la mancanza di cattiveria agonistica. Quella che ci vuole per affrontare al meglio un campionato come questo. Una squadra forse troppo “educata” e che non ha mordente offensivo. Poco ha potuto Michele Zeoli, chiamato a guidare temporaneamente la squadra rossazzurra. Anzi, ha superato il secondo turno di Coppa Italia Serie C contro il Picerno, competizione che può interessare ai rossazzurri in ottica palmarès e di playoff.
Ma il problema principale sono i giocatori? Ribadiamo ancora una volta che questa è una squadra sulla carte competitiva. Basta vedere i curriculum di Zammarini, Rocca, Bouah, Mazzotta, Curado, Chiricò, Di Carmine, Bocic o Zanellato. Sono tutti calciatori che hanno giocato ad alti livelli ma che in questa stagione non stanno rendendo. Forse è una situazione figlia di scelte fatte in estate? Sicuramente, anche perché il Catania nel secondo tempo crolla a picco sia mentalmente che fisicamente.
Tanto lavoro da fare per Cristiano…
L’unica certezza al momento è che c’è molto su cui lavorare. Lucarelli avrà modo in questi giorni, appena sarà ufficialmente il nuovo allenatore del Catania, di tastare i problemi di natura tattico-mentale. Sabato contro la Turris sarà necessario vincere per morale e classifica, soprattutto per ridare entusiasmo ad una piazza il cui entusiasmo si sta spegnendo partita dopo partita.
Serve un filotto di successi per rilanciare questo Catania. Fare quanti più punti in classifica è necessario affinché i rossazzurri possano insidiare le avversarie dirette concorrenti. Il problema è legato al fatto che se non lo si fa fin da subito il rischio è quello che Avellino, Benevento e Juve Stabia diventano irraggiungibili. Nel calcio nulla è impossibile, ma la svolta è necessaria. A Cristiano Lucarelli l’onere di risollevare la squadra.