Finanziaria regionale, 40 articoli e 800 mln: ecco cosa prevede

palazzo d'Orleans
Palazzo d'Orleans
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Manovra finanziaria da circa 800 milioni quella approvata ieri dalla giunta regionale retta dal presidente della Regione, Renato Schifani.
La proposta del governo regionale passa adesso al vaglio dell’Ars per la sua approvazione definitiva.
Secondo Schifani e l’assessore all’Economia, Marco Falcone, la Legge di Stabilità 2024 rappresenta una svolta rispetto al passato. Una Finanziaria che poggia quasi totalmente su fondi regionali.
La Sicilia conterà su circa 300 milioni per l’anno in corso e 350 milioni per il prossimo anno. Nel 2030, progressivamente, si dovrebbe arrivare a trasferimenti per 600 milioni . Schifani parla di una manovra di impronta politica “con misure senza precedenti per le assunzioni a tempo indeterminato, incentivando anche i giovani che hanno dovuto lasciare la Sicilia a rientrare”.
La proposta della giunta regionale dovrà adesso essere analizzata dal parlamento siciliano, a cui il governatore ha chiesto tempi celeri. Intanto, si attende il giudizio di parifica del rendiconto 2021 da parte della Corte dei Conti.
Una finanziaria regionale che- ha detto Falcone- è frutto di concertazione con i portatori d’interesse, partendo dalle parti sociali.
Consiste in 40 articoli e mette in campo circa 800 milioni di euro, fondi regionali frutto delle maggiori entrate di Irpef e Iva, ma anche di tributi come il bollo auto e i 350 milioni incassati dallo Stato dopo la firma dell’accordo.
Tra le misure studiate dal governo regionale ci sarebbero contributi alle imprese fino a 30 mila euro per ciascun lavoratore assunto. A conti fatti sono 10 mila euro l’anno. L’idea sarebbe quella di favorire assunzioni a tempo indeterminato e modifica dei contratti a termine in contratti, appunto, a tempo indeterminato.
Previste riduzioni sull’importo del bollo auto, fino al 20 per cento.
Per le scuole paritarie, stanziamento di 7 milioni di euro, con un incremento di 3 milioni rispetto al 2023. Alle statali 32 milioni di euro, 5 milioni in più rispetto all’anno passato.
Voucher raddoppiati per favorire le attività sportive dei giovani (2,5 milioni di euro) .
I trasferimenti ai Comuni ammonterebbero a 350 milioni di euro, 103 milioni per le Città Metropolitane e ai Liberi Consorzi Comunali.
Il testo prevede anche l’accantonamento prudenziale di 900 milioni sul triennio nelle more del recepimento della riforma dell’accordo Stato-Regione sul ripiano decennale del disavanzo.
«Questa manovra – dice Schifani – si fonda esclusivamente su fondi regionali per metterla al riparo da eventuali impugnative. È una legge che intende rilanciare l’economia e lo sviluppo della nostra Isola. Vanno in questa direzione i complessivi interventi di rafforzamento degli equilibri di finanza pubblica e la misura degli incentivi alle aziende siciliane che assumeranno o che stabilizzeranno i propri dipendenti, per la quale stanziamo cento milioni di euro. Intendiamo migliorare la qualità della vita dei nostri cittadini, ponendo attenzione alla salute e ai diritti della persona, alla cultura e al turismo, alla promozione sociale. Vari interventi riguardano la prevenzione e il contrasto degli incendi, mentre aumentano le risorse per le autonomie locali, raccogliendo le aspettative di sindaci e amministratori, per la scuola, per la disabilità e il disagio sociale, per i teatri, cinema e spettacolo, ma anche per gli aeroporti, per le aree naturali protette, per l’agricoltura. La Regione grazie alla conclusione di una accordo finanziario di rilievo storico con lo Stato, che trova riscontro adesso nella manovra nazionale, raggiungerà l’obiettivo, dopo un ventennio, di vedersi riconosciute risorse sino a 630 milioni di euro all’anno. Questo grazie a una Sicilia finanziariamente credibile, dove scende ancora l’indebitamento e migliorano gli equilibri finanziari e i flussi di cassa. Le risorse aggiuntive saranno orientate agli investimenti, linfa vitale per garantire la crescita nel cammino che inauguriamo con questa manovra. Siamo nel pieno rispetto della tabella di marcia che ci siamo prefissati, ora lavoriamo per conseguire l’obiettivo, di valenza storica, di approvare la Finanziaria entro dicembre».
«La Finanziaria che abbiamo elaborato – aggiunge Falcone – poggia su quattro macro-linee d’intervento, mantenendo sempre pieno rigore contabile. Il primo, il sostegno al governo del territorio, attraverso l’aumento del 20 per cento con proiezione triennale dei trasferimenti a Comuni ed enti locali, per migliorare la qualità della vita dei cittadini e dare stabilità finanziaria alle amministrazioni. Si passa poi al mondo del lavoro, per favorire l’occupazione e la crescita economica, prevedendo il contributo per le aziende siciliane che nel 2024 assumeranno a tempo indeterminato. Una leva di crescita saranno anche i 60 milioni per i fondi di progettazione di Comuni e Regione. Terzo pilastro, il rafforzamento della macchina amministrativa regionale con i nuovi concorsi e grazie agli adeguamenti e alle riclassificazioni da tempo attese del nostro personale, e la lotta al precariato per dare serenità e stabilizzazioni ai bacini Asu ed ex Pip. Infine, garantiamo i servizi essenziali in tutti i campi di competenza della Regione, investendo nuove risorse. Meno tasse, inoltre, grazie allo sconto del 20 per cento sul bollo auto per chi è in regola. Tutto ciò è reso possibile dalla storica riforma dell’Accordo Stato-Regione».

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