Nella giornata della protesta della Cgil, il ministro del Lavoro Marina Calderone fornisce un altro punto di vista rispetto a quello espresso in piazza da Landini.
“E’ giusto ascoltare le istanze che vengono dalle persone e dalle organizzazioni- premette il Ministro- La risposta al salario minimo è lavorare per far si che i contratti collettivi e le condizioni di lavoro siano migliori. Non è il solo salario minimo orario a consentire che si vengano a creare situazioni che possano migliorare le condizioni di lavoro. Significa invece operare per rendere il lavoro dignitoso, regolare, sicuro, retribuito, esattamente come vuole la Costituzione. E’ questo che serve per vivere dignitosamente. Tutto questo vuol dire contratti collettivi che assicurino una serie di tutele e condizioni che possano consentire ai lavoratori e alle lavoratrici di vedere remunerati i loro sforzi, per migliorare la qualità del vivere in azienda e la produttività”.
E questa è anche la giornata che Anmil dedica agli infortuni sul lavoro, “3 morti al giorno e 2 mila infortuni sul lavoro, una strage silenziosa”.
Sull’aspetto sicurezza il ministro è stato chiaro. “Occorre la massima attenzione in un percorso non facile. C’è ancora tanto da fare, partendo dalla cultura della prevenzione- ha detto- Ogni vita umana va preservata in ogni momento della sua giornata ed in ogni attività che svolge. Il Governo sta dando molta attenzione alla cultura della sicurezza in tutti i luoghi di aggregazione, partendo dalla scuola e dall’alternanza scuola-lavoro. Dda quest’anno giovani e personale scolastico sono iscritti all’Istituto nazionale infortuni sul lavoro. La cultura della sicurezza-ha aggiunto il ministro Calderone- deve essere garantita laddove formiamo le coscienze. Anche in Parlamento, con una posizione che ha visto insieme tutti i gruppi, abbiamo sostenuto una specifica mozione”.
Salario Minimo, Calderone: "Lavorare sui contratti collettivi e sulla sicurezza"
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