Patente di guida per italiani all'estero,Giacobbe (Pd): "Si consenta la conversione"

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Il tema è quello delle patenti di guida di italiani che l’hanno conseguita all’estero.
Il Senatore del Pd Francesco Giacobbe, eletto nella circoscrizione estero Africa-Asia-Oceania-Antartide, sollecita il Governo a risolvere la complessa questione della patente di guida per gli Italiani
all’Estero.
In una lettera indirizzata ai Ministri degli Esteri Antonio Tajani e delle Infrastrutture e dei Trasporti
Matteo Salvini, il Senatore Giacobbe ha portato all’attenzione del Governo la problematica che
coinvolge migliaia di connazionali residenti all’estero. A causa della mancanza di accordi bilaterali
tra l’Italia e Paesi come l’Australia, la Nuova Zelanda e altri stati compresi nella circoscrizione estera
rappresentata dal Senatore, gli italiani all’estero si trovano di fronte a ostacoli significativi che
impediscono la conversione della loro patente di guida estera in patenti italiane.
Mentre alcuni Paesi come l’Australia consentono agli emigrati e ai residenti temporanei di
convertire le patenti italiane in patenti locali, anche in assenza di accordi bilaterali, l’Italia non offre
attualmente una soluzione equivalente. Ciò comporta che gli italiani che fanno ritorno in patria
devono affrontare un complesso iter burocratico come se non avessero mai conseguito una patente
di guida. Questa situazione rappresenta, secondo il Senatore del Pd, una forma di discriminazione
nei confronti degli italiani all’estero.
Il Senatore Giacobbe ha altresì sottolineato una seconda questione rilevante legata al rinnovo delle
patenti italiane per gli iscritti all’AIRE che, attualmente, non possono rinnovare le loro patenti
italiane anche se rientrano in Italia.
Questa ambiguità nell’interpretazione delle normative genera confusione e incertezza tra coloro
che cercano di rinnovare le proprie patenti di guida.
Il Senatore Giacobbe ha esortato il Governo a intervenire il prima possibile in modo da poter
eliminare la discriminazione fra italiani che risiedono all’estero e quelli che risiedono in Italia.

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