Concluso a Catania il 9th Mediterranean Endo-Gynecological Surgery Congress

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L’organizzatore Giuseppe Ettore: fare squadra e multidisciplinarietà come temi principali per la cura delle patologie femminili.

CATANIA – Concluso il nono congresso internazionale mediterraneo di chirurgia ginecologica, organizzato da Giuseppe Ettore, direttore dell’Unità operativa complessa di ginecologia e ostetricia del Garibaldi, presso il Centro Fieristico “Le Ciminiere” di Catania.

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Improntato sui temi dell’oncologia e dell’endometriosi, esperti provenienti da tutto il mondo si sono confrontati per due giorni su alcuni aspetti di fondamentale importanza, tra i quali le recenti innovazioni sulle procedure diagnostiche e terapeutiche, finanche collegandosi con le operatorie del Garibaldi-Nesima per assistere in diretta ad alcuni interventi chirurgici..

“Questa edizione ha avuto come punto di riferimento il concetto di squadra. Fare gruppo mettendo a confronto le migliori realtà nazionali ed internazionali – ha detto Giuseppe Ettore durante il convegno – è un esercizio indispensabile per migliorare la conoscenza e l’approccio ai sistemi di prevenzione e di cura della salute della donna, siano essi di carattere medico o chirurgico”.

Tra i volti noti della chirurgia ginecologica internazionale presenti al congresso, hanno dato il loro il francese Arnaud Wattiez, l’indiano Charles Puntambekar, lo spagnolo Juan Gilabert, il brasiliano William Kondo, lo statunitense Ceana Nezhat, lo svizzero Marc Possover e la polacca Ewa Milnerowicz e il belga Philippe Koninckx, considerato il maggiore esperto al mondo per l’endometriosi.

L’endometriosi – ha dichiarato quest’ultimo – è una patologia capace di provocare nella donna conseguenze davvero sgradite, come sanguinamento, dolore, infertilità. La diagnosi non è difficile, ma va costruita solo rivolgendosi a centri di riferimento specializzati, a seguito a precisi e accurati esami strumentali. Le terapie oggi sono meno aggressive, con effetti collaterali inferiori rispetto al passato. Il confronto e l’esperienza sono gli ingredienti per migliorare ancora di più in futuro l’approccio a questa malattia”.

Tra gli italiani, particolarmente incisivo l’intervento di Armando Romeo, Responsabile del Centro Training dell’ospedale S. Anna di Torino e apprezzato docente universitario.

“Penso che questo tipo di congressi siano sempre più importanti. – ha detto alla platea il ginecologo – Abbiamo voluto dire ai giovani che è possibile formarsi anche in Sicilia, evitando di viaggiare o di andare altrove. Ovviamente servono specifici investimenti, che speriamo arrivino puntuali a supporto della nostra azione, tenendo sempre in considerazione il benessere della donna”.

Il concetto di formazione è stato il tema principale di ogni singola sessione, dove specifici momenti di approfondimento scientifico hanno inevitabilmente finito con l’interagire con la necessità di avere a disposizione risorse e strumenti adeguati.

Decisamente soddisfatto a conclusione dei lavori il Commissario Straordinario dell’Arnas Garibaldi, Fabrizio De Nicola.

“Questo congresso – ha sottolineato il manager – ha rimarcato ancora una volta del ruolo dell’alta specialità del Garibaldi, che fa così rete innanzitutto in ambito regionale e con i centri di riferimento internazionale e nazionale per la cura delle patologie femminili. Inoltre è stata una ottima occasione per rilanciare alcuni progetti fondamentali, tra cui quello di un nostro Cancer Center”.

Nel corso del Congresso gli organizzatori hanno voluto consegnare una targa a Giorgio Giannone, già primario all’Arnas Garibaldi, considerato un vero maestro della moderna chirurgia oncologica, nonché ad Anna Giannone, scrittrice e pittrice che ha realizzato il logo della manifestazione.

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