Vitivinicoltura, Ciminnisi (M5S): "Crisi irreversibile se non si interviene"

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“Non è più tempo di tergiversare o la crisi vitivinicola siciliana sarà irreversibile”.
A lanciare l’allarme è Cristina Ciminnisi, deputata regionale trapanese del Movimento 5 Stelle,tra i firmatari del documento con cui lo scorso 12 agosto deputati e sindaci del Trapanese, cantine sociali, organizzazioni sindacali, di categoria, centrali cooperative, ordini professionali e associazioni di viticoltori hanno chiesto un incontro al presidente della Regione, Renato Schifani.

«Il Presidente Schifani incontri al più presto gli operatori del comparto vitivinicolo siciliano-la nuova sollecitazione della parlamentare dell’Ars- Lo esorto ad accogliere il grido di allarme che s’è levato nelle scorse settimane e che non ha ancora trovato ascolto».

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Le ragioni dell’urgenza e le preoccupazioni del comparto sono state sintetizzate nel documento che avanza anche proposte su come affrontare la crisi economica che s’è abbattuta sul mondo vitivinicolo, in particolare quello legato alle cooperative sociali.

«Il settore – ricorda Ciminnisi – è stato messo in ginocchio da circostanze avverse concomitanti: le piogge devastanti, autunnali e primaverili; gli eccessi termici di luglio, la peronospora; gli aumenti di carburanti, concimi, antiparassitari ed energia elettrica. Una congiuntura sfavorevole mai attraversata dal settore».

“E’ necessario discutere e poi decidere a partire dalla piattaforma di proposte cristallizzate sul documento comune. Il Presidente Schifani – conclude Ciminnisi – non rimandi ancora questo incontro. Un pezzo importante dell’economia della Sicilia Occidentale è sulla soglia di non ritorno. Tardare ancora può significare la chiusura di tante piccole imprese agricole e attività familiari che rischiano di veder vanificato il lavoro di anni e di finire sul lastrico. Una perdita del reddito che potrebbe tradursi in una vera e propria bomba sociale».

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