Mazzeo (UglM): “Occasione per valorizzare i giovani con corsi universitari sulle nuove tecnologie”.
Il Consiglio dei ministri, nella seduta di lunedì scorso, nell’ambito del decreto legge “Asset” ha approvato lo stanziamento di 700 milioni di euro, anticipando di fatto alcune misure contenute nel Piano nazionale per la microelettronica. L’ingente somma è destinata ad un credito di imposta maggiorato per il settore della ricerca e dello sviluppo dei semiconduttori Un’altra quota, invece, servirà a cofinanziare la misura “Chips join undertaking” (che deriva dal programma europeo “Chips act”) a sostegno della ricerca universitaria ed industriale. Si tratta di iniziative importanti che potranno interessare da vicino anche la STMicroelectronics come spiega Angelo Mazzeo, segretario provinciale della Ugl Metalmeccanici con incarico di vice segretario nazionale della federazione con delega alla microelettronica. “Quanto deliberato dal Governo Meloni è di straordinaria importanza per uno stabilimento, come quello di Catania, dove la multinazionale leader nella progettazione e produzione di dispositivi elettronici a semiconduttore ha eccellenti reparti volti alla ricerca e allo sviluppo delle nuove tecnologie di settore. Siamo certi che, con l’appostamento di queste importanti risorse economiche, STM non si farà sfuggire l’occasione per potenziare la riconosciuta capacità aziendale, espressa particolarmente nella nostra “Etna valley”, che è dedicata allo studio ed all’elaborazione dei nuovi dispositivi – evidenzia Mazzeo. Peraltro, a nostro avviso, è un’opportunità che si potrebbe legare appieno con quelli che potrebbero essere ulteriori investimenti, a cominciare dalla realizzazione di una fabbrica per la creazione di fette di silicio a 12 pollici che si andrebbe a collocare proprio nello spazio accanto all’enorme insediamento produttivo che si trova nella nostra Zona industriale. E’ uno dei sogni che da tempo coltiviamo al pari di quello che abbiamo sulla formazione dei giovani che vogliono specializzarsi in un comparto, come quello della microelettronica, sempre in continua evoluzione. A Catania e non solo ne abbiamo tanti, visto che il ciclo di istruzione superiore continua a promuovere ragazze e ragazzi con performance elevate nelle materie dell’elettronica e dell’informatica, mentre l’Università accoglie un numero crescente di iscritti nelle facoltà che riguardano proprio questi settori – fa notare il segretario provinciale di Ugl Metalmeccanici. Da anni, infatti, immaginiamo di poter avere in città corsi specialistici rivolti all’implementazione di tecnologie innovative nel campo della microelettronica, capaci di offrire al mercato del lavoro giovani pronti e formati in modo più che adeguato, per essere ad esempio chiamati direttamente a far parte del know-how di STM con sistemi anche di formazione – lavoro. In questo senso lo stanziamento di 30 milioni di euro voluto dal Ministero dell’Università e della ricerca per quello che è definito “Ecosistema Catania”, fa sì che quanto da noi auspicato da tempo nella direzione di una sinergia tra azienda, ateneo e Cnr, possa consolidarsi affinché le nostre migliori giovani potenzialità nel campo dell’ingegneria non siano disperse altrove. Potranno essere create così nuove occasioni di formazione accademica ad elevata specializzazione per far restare a Catania i più bravi. Vogliamo quindi rivolgere un ringraziamento al Governo nazionale e, in modo particolare, alla premier Giorgia Meloni ed a ministri delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e dell’Università, Adolfo Urso e Anna Maria Bernini, per avere colto l’esigenza di investire economie su questo comparto, che oggi rappresenta una quota non indifferente del mercato mondiale e che in Italia, in Sicilia e soprattutto nella realtà di Catania significa lavoro, ma anche riconoscimento per tanti validi giovani che non avrebbero così bisogno di andare a dimostrare all’estero il loro valore – conclude il segretario di UglM Angelo Mazzeo.