Oggi noi di Hashtag Sicilia vi portiamo a conoscere un’altra storia di eccellenza Siciliana, e dopo avervi parlato, poco più di una settimana fa, della famosa sartoria Crimi – grazie al nostro primo docufilm -, ecco che questa sera vi porteremo all’interno della bottega di Angelo Scalzo: un professionista che si occupa di restauro di mobili antichi.
La sua attività, che esercita con passione da trentacinque anni, è una sorta di missione finalizzata ad aiutare la materia, lo stile e le caratteristiche del mobile a sopravvivere nel tempo quanto più possibile e nelle migliori condizioni di leggibilità.
Come gran parte dei restauratori, Angelo ha una formazione specifica molto complessa e multidisciplinare che combina competenze intellettuali e tecnologiche.
La sua bottega si trova nel centro storico di Enna, dove ci ha invitato a visionare le sue creazioni con un misto di commozione e orgoglio; ed è un vero piacere ascoltarlo raccontare la sua storia e le varie tappe della sua attività, ripercorrendo anche il suo periodo di docenza nel Progetto Arcobaleno, dove ha insegnato ai detenuti a restaurare i mobili antichi insieme a Maria Angela Sutera.
Quando entra nel merito della sua attività si infervora, e ci spiega che ha sempre cercato di andare oltre alla sua professione di restauratore, creando una collezione di miniature di cassepanche siciliane.
Per capire meglio di cosa si tratta, dobbiamo spiegare che la cassapanca storicamente è uno dei componenti d’arredo più antichi, ed esisteva già dal periodo medioevale. Spesso costituiva l’unico mobile della casa, e ricopriva diverse funzioni: dalla conservazione degli oggetti di valore e del corredo della sposa, a punto d’appoggio come sedia o letto e come valigia al momento del viaggio. Insomma, un mobile che ci riporta ad una Sicilia intrisa di arte, cultura, tradizione.
Durante la nostra conversazione, la commozione di Angelo raggiunge il picco più alto quando ci confida della telefonata di ringraziamento ricevuta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, a cui ha donato una delle sue creazioni: un modello di cassapanca che ha un forte valore ecclesiastico, perché veniva data in dote alle suore carmelitane scalze di Sciacca.
Il signor Scalzo, prima di congedarci, ci parla anche dei problemi con i quali si è scontrato, soprattutto in tema di formazione e apprendistato (al riguardo vanta un credito dalla Regione di 45 mila euro del quale ha perso la speranza di riscuoterlo), del sostegno ricevuto dalla sua organizzazione e dell’opera a cui sta lavorando: una miniatura di cassapanca del settecento con l’effige dello Stemma Mariano proveniente da Adrano destinata a Papa Francesco.
Dopo esserci immersi in questo microcosmo fatto di arte, tradizione, storia, ecco che lasciamo la bottega di Angelo Scalzo mentre un timido sole tramonta all’orizzonte, consapevoli che le tradizioni, l’arte e la cultura non tramonteranno mai, grazie anche alla dedizione, alla passione, al lavoro e al gusto del bello che esprimono tanti maestri artigiani.
Vi diamo appuntamento a questa per assaporare questa storia. La nostra prima visione andrà in onda, come sempre, alle ore 20.00 sulla nostra pagina Facebook, sul nostro canale Youtube, e sui nostri altri canali social. Non mancate!