CATANIA – Grande successo per il ‘Senza Remore Festival’, la 2 giorni dedicata alla cultura siciliana e che si è svolta nella splendida location del Monumento ai Caduti di Catania per volere dell’architetto Renato Basile che ha avuto in gestione in sito trasformandolo da luogo dimenticato a cuore pulsante della cultura.
L’1 e il 2 luglio la struttura ha ospitato performance, presentazioni di libri, estemporanee di pittura e scultura, sfilate di moda, esposizioni fotografiche.
Grande successo ha avuto, entrambe le serate, la performance iniziale “Amor vincit omnia” dell’artista Filippo Papa che, in questo atto d’amore intimo, ha coinvolto il pubblico che ha voluto condividere con l’artista la propria idea di amore.
“Essere stato invitato a presentare la prima tappa della performance itinerante ‘Amor Vincit Omnia’ è stata per me un’occasione fantastica”, ci ha detto Filippo che ha evidenziato come il Festival abbia trasmesso un forte messaggio di resilienza “vicino alla mia filosofia di pensiero mentre la location è un luogo simbolico per eccellenza r allo stesso tempo architettonicamente intrigante e affascinante data la sua forma moderna e circolare, perfetto per accogliere al suo centro il ‘Golden World’ che ho abbracciato durante la performance”.
Il centro del luogo ha, infatti, accolto calorosamente il corpo di Papa in posizione ‘fetale’, un rimando alla posizione che assumiamo nel ‘ventre materno’.
“Un altro aspetto importante che mi ha portato a scegliere questo luogo per presentare il mio inedito atto performativo, è stato il progetto lodevole in sé di riqualificazione a cura di Renato Basile, ‘MoNu Gallery’, perché durante i miei 11 anni di carriera ho sempre cercato di unire l’arte al rapporto con il luogo e alla sua valorizzazione. Per questo motivo quando ho saputo che questo luogo era aperto e finalizzato ad attività culturali ne sono stato davvero entusiasta, tra l’altro già nel 2012 lo avevo fotografato diventando quindi soggetto di una mia opera fra le protagoniste della mia prima mostra personale dal titolo Treanime’. Io credo – afferma Filippo Papa – che ogni luogo abbia un’anima e che la sua energia in qualche modo ci richiami a sé”.
Amor Vincit omnia, in questa sua prima tappa ha avuto uno svolgimento che si può definire sperimentale dove l’artista ha avuto modo di definire e analizzare tutte le sue parti specialmente il coinvolgimento del pubblico.
“Sono orgoglioso di constatare che il pubblico ha interagito in maniera positiva, scrivendo e lasciando messaggi d’amore e libertà all’interno della mezza sfera, parole profonde e tanta curiosità. La curiosità è sempre il termometro del successo di una performance e devo dire che la richiesta e l’attesa del pubblico fino alla fine per voler sentire leggere da me i messaggi mi ha piacevolmente stupito. Infatti la lettura dei messaggi non era prevista inizialmente, ma il bello delle performance artistiche è proprio questo ovvero la manifestazione e la spontaneità dello scorrere delle cose. Se sono riuscito a far sentire e parlare d’amore e meno di sofferenza per due giorni ho raggiunto il mio obiettivo principale del mio progetto e ne sono profondamente orgoglioso”, conclude Papa.
A cui adesso spetta un meritato riposo prima di portare la sua performance in tournée: “Vi posso anticipare che sto già lavorando per portarla in giro per l’Europa e non solo. Spoilero alcuni possibili nomi di città: Palma di Maiorca, Vienna, Roma, Milano, Parigi. Fuori dall’Europa mi piacerebbe portarla in un paese che purtroppo soffre una situazione difficile in modo da dare un messaggio forte e di sensibilizzazione come ad esempio un paese africano. Per il futuro intendo sempre più portare avanti i miei progetti e la mia poetica sia con la fotografia che con la performance, il video, le installazioni, la scrittura o la pittura e la grafica, all’insegna di parole simboliche che sono punti cardine per me: “Amore”, “Forma”, “Corpo” e “Anima””.