Demenza Senile: sintomi, fattori di rischio e possibili cure analizzate dal neurologo Pasquale Alfieri

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Nei giorni scorsi abbiamo intervistato, per la rubrica di Hasthag Sicilia “La Stanza di Ippocrate“, il professore Pasquale Alfieri, neurologo dell’Asl Napoli 3 SUD, per discutere di Demenza Senile, una patologia che ad una certa età desta in tutti una forte preoccupazione.

Abbiamo approfittato della sua presenza a Catania – dove si è recato per partecipare, in qualità di relatore, ad un seminario organizzato dall’Ospedale Garibaldi e dal centro Lucia Mangano in collaborazione con la Clinica Neurologica dell’Università di Pisa e con il Patrocinio dell’Ordine dei Medici della provincia etnea – per capire con lui qualcosa in più su questa patologia, e soprattutto su come si può prevenire e curare.

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La Demenza Senile, lo dico a beneficio dei profani della materia, è una malattia neurodegenerativa dell’encefalo e consiste nella perdita definitiva delle facoltà cognitive della persona. Colpisce principalmente gli anziani, di solito dopo i sessantacinque anni.

I sintomi attraverso cui si manifesta questa malattia sono: la perdita di memoria, la difficoltà di linguaggio, i disturbi della personalità, il disorientamento, l’incapacità a svolgere le attività quotidiane normali, il comportamento distruttivo.

La Demenza Senile può essere provocata anche dalla malattia dell’Alzheimer (in questo senso è importante sottolineare che l’60-80 per cento degli anziani che soffrono di demenza hanno l’Alzheimer), dal morbo di Parkinson, dalla malattia di Huntington, dalla morbo di Creutzfeldt-jakob, dalla Sifilide, ecc…

A questi si aggiungono i tanti fattori di rischio che possono facilitare la comparsa della Demenza Senile. L’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità – ne ha identificati parecchi: l’inquinamento atmosferico, l’obesità, la vita sedentaria, la scarsa partecipazione alla vita sociale, l’istruzione (più questa è alta meno sono i rischi di contrarre la malattia), ecc…

Su tutto questo, sulle possibili cure, sulle pratiche e gli stili di vita consigliati, sull’approccio dei familiari nei confronti del soggetto colpito dalla malattia, sull’adeguatezza o meno del Sistema sanitario nazionale a fornire diagnosi, cure e assistenza, in particolare nel Sud; e su tante altre questioni abbiamo parlato con il nostro ospite, che non si è sottratto a nessuna delle nostre domande.

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