I giovani del Gonzaga Campus il 28 maggio partiranno per incontrare i bambini e ragazzi della “Mazzoldi School” delle Evangelizing Sisters of Mary in Kenya. Suor Boni Consili: “Povertà, alcol e droga sono i principali problemi.
PALERMO – Incontrare, all’insegna del massimo spirito di condivisione, chi vive in un’altra parte del mondo la povertà più estrema, sostenendo chi ogni giorno si impegna con dedizione e amore per loro. E’ questo il fine che porterà, 40 persone – tra studenti, docenti e genitori del Gonzaga Campus – a partire il prossimo 28 maggio per incontrare la “Mazzoldi school” delle Evangelizing Sisters of Mary in Kenya. Situate all’incrocio tra tre slums, le suore hanno dato vita a due scuole con l’intento di rispondere alla povertà dei più vulnerabili di queste aree attraverso la loro educazione.
La scuola, a volte, è l’unico rifugio da un futuro di sfruttamento: in Kenya un bambino su quattro è costretto a lavorare nei campi, a fare il venditore ambulante o addirittura a spacciare droga. Quest’anno la fiera missionaria del Gonzaga Campus di Palermo, prevista per sabato 27 Maggio 2023, sostiene la Mazzoldi School in Kenya, per finanziare un luogo che è scuola, ma anche salvezza, aiuto e accoglienza. La scuola, vicino a Nairobi, con tutte le sue attività, si rivolge ai bambini e alle bambine ma anche a giovani rispondendo ad oltre 200 persone. Legata alla povertà estrema c’è spesso, da 14 ai 18 anni, anche il consumo di alcol e droga.
Per l’occasione è stata aperta la campagna di crowdfunding https://gofund.me/79ac2147 sulla piattaforma GoFundMe, dove è possibile fare una donazione in maniera facile e sicura, in pochi secondi, anche di un piccolo importo, direttamente dal proprio computer o smartphone, con carta di credito, bonifico bancario o Paypal.
“Sono molto contenta che questo gruppo di giovani possa incontrarci per conoscere la mission che portiamo avanti nella nostra scuola in aiuto di coloro che hanno più bisogno – dice suor Boni Consili -. E’ molto importante per noi potere condividere con voi questa azione di comunità che, rafforzando il legame tra l’Italia e Kenya, vuole contribuire a dare un futuro migliore ai bambini che si trovano nella nostra scuola”. “Uno dei problemi principali è quello dell’accesso – continua suor Boni Consili – all’istruzione perché quello che manca, nelle situazioni di maggiore povertà, è proprio riconoscere i grandi benefici che può dare la formazione scolastica. La nostra realtà, trovandosi molto vicino alle grandi baraccopoli di Nairobi, ci ha fatto scegliere di impegnarci attivamente ogni giorno. La scuola diventa una risorsa di aiuto fondamentale che li allontana da tante forme di sfruttamento lavorativo ma anche da altre forme di devianza dovute al consumo di alcol e droga”.
A mostrare tutto la sua emozione per questo viaggio è anche la giovane Elisabetta Coniglio di 17 anni -. “Ho deciso di partire per tanti motivi – racconta Elisabetta -. Il primo è il desiderio di conoscere un Paese così diverso dal nostro che mi permetterà di riflettere molto. Nonostante il tempo di permanenza sia poco, per potere dare un aiuto più duraturo e concreto, sicuramente, sarà un modo per trasmettere tanta gioia e speranza a questi bambini in una prospettiva di sostegno futuro anche a distanza. Parto anche con l’idea che poi mi piacerà raccontare e trasmettere ai miei amici e alle mie compagne che rimangono a Palermo quello che avrò vissuto in Africa”.
“Sono nato in Kenya – dove ho vissuto fino all’età di 11 anni – perché mio padre per lavoro si era trasferito lì, negli anni ’50, e mia mamma è inglese – aggiunge pure Pietro Coniglio, papà di Elisabetta che accompagnerà la figlia in Kenya -. Questo viaggio, certamente, non vuole essere una vacanza ma un momento di presa di coscienza di una realtà molto diversa da quella nostra che ci aiuta ad inquadrare tutto in una prospettiva di vita molto più aperta. Si parte, quindi, con uno spirito di servizio che poi aiuterà, noi e i nostri figli, a fare tesoro di una esperienza che ci porterà, nella quotidianità, ad attivarci per le realtà, più vicine e più lontane, che hanno bisogno”.
“Sento una grande emozione dentro e attendo di riabbracciare una terra bellissima – dice p. Vitangelo Denora, direttore generale del Gonzaga Campus -. Sono luoghi dove dentro la povertà, a volte estrema, si aprono sorrisi e gesti pieni di una umanità rinnovata. Il nostro fine più alto è sempre quello di impegnarci per la costruzione di un mondo diverso a partire da relazioni autentiche e profonde che fanno avere una percezione ampia dei grandi problemi che esistono. L’idea è quella di potere vivere con questi bambini momenti anche di scuola diversa. Ai nostri giovani proponiamo una esperienza che permetterà di prendere consapevolezza, rispetto alla loro dimensione sociale di vita, di una realtà forte come quella africana. Entreremo nelle Slums, in alcune baracche dove le suore missionarie operano.
Ciò che colpisce sempre è il fortissimo contrasto tra queste condizioni di povertà e la bellezza dei colori del continente africano. Da queste persone, spesso, si respira una grande energia vitale, a partire dai più piccoli che si divertono e giocano con poco. Quello che ci caratterizzerà sarà un grande spirito di condivisione dei diversi momenti di comunità. A supporto dell’azione delle sorelle africane daremo anche un sostegno economico a cui tutti possono contribuire”.
Sabato 27 maggio, dalle 9.30 alle 15.30, durante la Fiera Missionaria “Madonna della strada”, si potrà, infatti, fare la propria offerta per la Mazzoldi School. Sarà una giornata di festa e di solidarietà, aperta a tutta la città con giochi, musica, laboratori per bambini e ragazzi, stand gastronomici e artigianali, a cura degli studenti, degli insegnanti, delle famiglie e degli ex alunni.
Sarà un’occasione importante per conoscere anche altre realtà missionarie che vengono sostenute dagli studenti e dai giovani della Lega Missionaria Studenti durante tutto l’anno: le case di accoglienza in Romania, l’accoglienza ai rifugiati Ucraini, i campi di volontariato in Perù, il sostegno economico e umano alla Missione Speranza e Carità di Biagio Conte e alle attività del Centro Astalli Palermo.