Manager “da ufficio” e musicista con smalto e tatuaggi:EDY porta nel mondo della musica tutti i “propri sé”

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Dopo una pausa di 6 mesi l’artista torna dal 1° marzo con “Molesto”, disponibile su tutte le piattaforme digitali

Se l’astrologia dice che il 2023 è l’anno in cui “saltano i tappi” e cadono le maschere, spingendo tutti i segni dello zodiaco a liberarsi dalle catene, ed è l’anno in cui il mondo della musica è in subbuglio per le lotte a favore della libertà di espressione che si sono intestati personaggi come Rosa Chemical, per citare l’esempio più recente che solo un paio di settimane fa ha suscitato polemiche e stupore nel pubblico sanremese, la rivoluzione di EDY, compositore, autore, musicista e produttore nato a Milano, cresciuto a Catania e “adottato” da Roma, arriva in un terreno – forse e ci si augura – già fertile. In ufficio vestito pulito, serio e professionale, sul palco unghia smaltate, torso nudo e tatuaggi ben in vista. Dopo sei mesi di silenzio sui social, che ha “spento” dopo aver annunciato un cambio radicale nel suo modo di essere e di fare musica, oggi EDY torna e vuole far parlare di sé.

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Uscirà mercoledì 1° marzo “Molesto”, il singolo che darà ufficialmente il via alla rivoluzione di Alessio Edy Grasso. Che non vuole più stare zitto, che vuole mostrarsi, finalmente, per com’è. Un artista con una doppia anima, che prende il pubblico per mano e lo accompagna alla scoperta di un mondo posh-punk dove contrasto, dualità e sincerità sono le parole chiave.

EDY è sia corporate che street, sia un executive impegnato nella gestione della propria azienda che un artista dedicato alle registrazioni in studio, sia un manager vestito Gucci che un musicista con lo smalto e gli orecchini. Agli occhi di alcuni questo contrasto può dare fastidio, può sembrare quasi bipolare, ma EDYnon vuole rinunciare a nessuno dei propri sé. Anzi. Non solo ricomincia il suo percorso musicale urlando chi è, ma invita chiunque si senta costretto in un abito che non sente proprio a liberarsene, a mostrare senza timore di essere giudicato tutte quelle sfaccettature del proprio “io” che troppo spesso bisogna tenere compartimentalizzate per seguire le etichette costruite dei contenitori sociali.

Chiamatelo pure molesto, quindi. EDY è tornato e “Molesto” sarà solo il primo passo che darà il la a una nuova era musicale.

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