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Giuseppe Glorioso è stato rieletto segretario generale della Flai Cgil di Catania.
L’assemblea si è espressa all’unanimità nel corso del congresso tenutasi nella mattinata di ieri.
Presenti ai lavori, oltre al segretario generale della Camera del Lavoro di Catania, Carmelo De Caudo, anche il segretario generale della Flai Sicilia, Tonino Russo, e la segretaria della Flai Cgil nazionale, Silvia Guaraldi.
Nella sua relazione Glorioso ha sottolineato che, dopo la Puglia, la Sicilia “raggiunge allarmanti percentuali di irregolarità in agricoltura” e Catania non fa eccezione facendo i conti con contratti ingannevoli, raggiri a danno di lavoratrici e lavoratori, paghe bassissime e, in generale, diritti e tutele negati e discriminazione ai danni delle lavoratrici donne, in particolare straniere.
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Anche il “no” della Flai all’uso dei voucher in agricoltura dimostra la volontà di intervenire sulla burocrazia e non sui diritti delle persone.
La legge 199/2016 in materia di contrasto ai fenomeni dello sfruttamento e del lavoro nero in agricoltura, invece, rappresenta senz’altro una conquista che però “andrebbe potenziata ampliando il raggio di applicazione della normativa, non soltanto sotto l’aspetto della repressione, ma anche nella rimozione di quelle condizioni di sfruttamento che si insidiano in alcuni contesti, come, ad esempio, nei casi del trasporto dei lavoratori che, purtroppo, in alcune circostanze, rimane in mano ai caporali”.
Per Glorioso le istituzioni locali non considerano adeguatamente “l’inestimabile patrimonio boschivo per il quale lavorano i nostri forestali, spesso bistrattati come fossero lavoratori figli di un dio minore. Vantiamo delle professionalità che meritano rispetto e considerazione da parte di chi governa. In questi anni, il governo Musumeci si è rivelato particolarmente distratto, dal momento che il contratto regionale del comparto è scaduto da tre anni e ogni tentativo di rivitalizzare il settore è rimasto bloccato.
È urgente una riforma del settore forestale che guardi alla stabilizzazione dei lavoratori forestali in due fasce: tempo indeterminato per i centocinquantunisti e 151 per tutti gli altri lavoratori, aprendo ai giovani a cui trasferire competenze e conoscenze acquisite sul campo dai nostri forestali”.
Il segretario Glorioso ha fatto riferimento anche ai lavoratori del “Consorzio di bonifica 9”, l’ex Consorzio Piana di Catania, il secondo d’Italia. “I Consorzi sono stati pensati per svolgere una funzione importante volta ad aumentare la superficie agricola coltivabile.
Sono commissariati da oltre vent’anni, cioè da quando sono stati ridotti da 26 a 11 a seguito della gestione privata fallimentare e a pagare le conseguenze di una gestione amministrativa fin troppo superficiale sono i lavoratori che vivono una disarmante condizione di precarietà.
L’articolo 60 della legge regionale n. 9/2021 avrebbe consentito la stabilizzazione degli operai stagionali, ma – guarda caso – il precedente Governo regionale non ha individuato le adeguate coperture finanziarie, generando instabilità, incertezze e ingiustizie con i lavoratori che accumulano da mesi stipendi arretrati”.
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