Con 41 voti favorevoli e 2 astenuti, Davide Foti è stato rieletto segretario generale della FILCAMS CGIL Catania e Caltagirone, il sindacato del terziario, turismo e servizi, al termine della due giorni di congresso conclusasi ieri pomeriggio. Si tratta del 1°Congresso di costituzione della Filcams CGIL Catania-Caltagirone, che sancisce la fusione delle sue storiche strutture.
Presenti ai lavori il segretario Filcams nazionale Fabrizio Russo, il segretario di Filcams Sicilia, Sandro Bagaria, il segretario generale di Cgil Sicilia, Alfio Mannino e il segretario generale della Camera del Lavoro di Catania, Carmelo De Caudo.
Nella sua relazione, dopo un riferimento al conflitto ucraino e a quello Israelo palestinese, e uno alla necessità che il sindacato continui a professarsi anti fascista, il segretario generale Foti ha ricordato anche la delicata prima fase della pandemia. “Abbiamo lavorato senza sosta per salvaguardare ogni singolo posto di lavoro, attraverso il blocco dei licenziamenti, garantendo sicurezza nei luoghi di lavoro e la tutela di tutte le lavoratrici e i lavoratori e delle loro famiglie, attraverso l’applicazione dei Protocolli di Sicurezza tra sindacato e azienda. Solo le Filcams CGIL di Catania e di Caltagirone, nella provincia, hanno siglato circa 1.000 accordi di Cassa Integrazione e Fondo integrazione salariale (FIS), garantendo a più di 8.000 lavoratrici e lavoratori del Terziario un sostegno al reddito e garanzia occupazionale. Abbiamo anche creato una vera e propria mappatura delle aziende e dei Contratti Collettivi Nazionali applicati; purtroppo, bisogna constatare che la diffusione nel territorio dei cosiddetti “contratti pirata”, firmati da fantomatiche associazioni imprenditoriali e pseudo sindacati autonomi, sta dilagando, creando diseguaglianze economiche notevoli tra lavoratori dello stesso settore con identiche mansioni e che potremmo quantificare in una perdita salariale di circa 5.000 euro annui”.
Dalla Filcams di Catania è arrivato un primo, severo giudizio dell’operato del nuovo governo nazionale soprattutto in merito alla politica di gestione dei migranti e all’abolizione del reddito di cittadinanza.
Foti ha dedicato larga parte della sua relazione al tema degli appalti, della grande distribuzione, alle tutele di colf e badanti e del Turismo a Catania, filiera quest’ultima “così complicata che ha necessità di interventi complessi e delicati e non di futili ritocchi e inutili strumentalizzazioni, come la storiella degli imprenditori del settore turistico che hanno addebitato la carenza di lavoratori al reddito di cittadinanza. Per la Filcams si tratta di un’ ipocrita polemica che vuole mascherare una vera e propria legalizzazione della schiavitù”.