Dopo 25 anni, Giuseppe Chiodo lascia la presidenza del circolo USEF di Saint Nicolas (Liegi), favorendo un importante politica del rinnovamento e delle pari opportunità.
Il congresso del circolo, si è tenuto il 12 ottobre nella sala delle feste messa a disposizione dall’amministrazione comunale, con la quale l’USEF da tempo ha instaurato un rapporto di intensa collaborazione. Il congresso è stato aperto da un intervento dello stesso Giuseppe Chiodo, che dopo avere chiamato la presidenza, ha rinnovato la sua richiesta di dimissioni, dopo che dal 1997 presiede una associazione che non solo è uscita dal momento di difficoltà che all’epoca stava attraversando, ma è anche cresciuta ed ha saputo portare avanti e realizzare una serie di importanti iniziative che hanno rafforzato il legame con il territorio, con la numerosa comunità e con le istituzioni locali. Da remoto arriva l’intervento del presidente dell’USEF Angelo Lauricella, che dopo un breve accenno alla politica italiana, ringrazia Chiodo per quello che ha fatto per l’USEF.
Segue l’intervento di Salvatore Arnone componente dell’Ufficio di presidenza dell’Associazione, che parla dell’USEF in Belgio e del lavoro svolto in perfetta sintonia tra il circolo di Saint Nicolas nato nel 1981 e quello di La Louviere nato nel 1984 e che lui steso ha presieduto fino al 2018. Una sintonia ed una collaborazione che hanno giovato molto alla comunità siciliana ed italiana, figlia di quell’accordo del 23 giugno 1946, che in cambio di carbone per le industrie del Nord, prevedeva l’invio di 50.000 lavoratori da mandare a lavorare nelle miniere di carbone. Una emigrazione numerosa in tutto il Belgio, che ruota attorno ad un importante movimento associativo.
Interessanti gli interventi del presidente del COMITES Giuseppe Maniglia, di Angelo Santamaria presidente dell’associazione Leonardo Da Vinci, di Lorenzo Brucculeri presidente dell’Associazione Castronovo aderente all’USEF. Presente in sala anche il presidente dell’USEF di La Louviere Vincenzo Arnone. A concludere il congresso, il segretario generale dell’USEF Salvatore Augello, che ha ricordato quanta strada ha fatto l’USEF di Saint Nicolas dal 1981 ad oggi, l’antica amicizia con il presidente dimissionario Giuseppe Chiodo, esaltando il suo lavoro svolto assieme ad un comitato direttivo sempre pieno di entusiasmo e sempre pronto a sostenere gli sforzi organizzativi e le tante iniziative programmate dal presidente.
Nelle sue conclusioni il segretario generale ha ricordato i 25 anni della direzione di Giuseppe che ha saputo superare il momento di difficoltà avuto dall’associazione, proiettandola verso un futuro migliore e facendola sempre più grande e più attiva.
Ora, dopo tanti anni ha voluto favorire il percosso di rinnovamento iniziato dall’USEF che data da tempo, anche prima del XIV congresso generale del luglio scorso. Nelle sue conclusioni, il segretario generale ha posto l’accento su cosa significa assumersi la responsabilità di dirigere una associazione. Una responsabilità che richiede capacità di mediazione e principalmente l’utilizzo del noi al posto dell’io.
Alla fine, si passa ad eleggere la nuova presidente nella persona di Cettina Amato che frequenta da anni l’associazione e che recentemente ricopriva la carica di segretaria.
Eletta ad unanimità la segretaria, si elegge sempre ad unanimità il nuovo direttivo composto da 25 elementi oltre alla presidentessa, dei quali 13 uomini 13 donne in perfetta parità di genere, ma anche con una buona presenze di nuovi elementi che rafforzano la politica di rinnovamento seguita dall’USEF. La nuova presidentessa, dopo avere ringraziato per l’elezione, ringrazia il presidente dimissionario per il lavoro svolto, dichiarando che vorrà fare tesoro dell’esperienza dello stesso, al quale chiederà consigli ogni qual volta riterrà di averne bisogno. Annuncia anche di avere in programma di continuare nella politica di coinvolgimento dei giovani e di avere qualche progetto che sottoporrà al direttivo alla prima riunione. Intanto si impegna a rispettare tutti gli impegni assunti dalla precedente presidenza, come la tradizionale festa dei pensionati e la befana per i figli di soci. Il tradizionale bicchiere d’onore mette fine ai lavori congressuali dei quali tutti i presenti si dichiarano soddisfatti.