Silvana Grasso e la magia degli incontri

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Silvana Grasso
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Una storia intrisa di odori e di umanità quella che Silvana Grasso – dopo sei anni di assenza – racchiude all’interno del suo ultimo romanzo, Solo se c’è la Luna edito da Marsilio, presentato nei giorni scorsi alla Feltrinelli di Catania.

A dialogare con l’autrice Maurizio Caserta, docente di Economia presso l’Università degli studi di Catania e Paolo Caponetto, dottorando di ricerca presso l’Università degli studi di Catania, che attraverso una splendida analisi letteraria hanno messo in luce la sublime capacità della scrittrice di affrontare argomenti delicati, con la sua scrittura magmatica che da sempre attrae e affascina i lettori.

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Un incontro sui generis, originale, lontano dai soliti cliché tradizionali e accademici, Silvana Grasso cattura l’attenzione dei suoi ospiti sin da subito, attraverso aneddoti della sua infanzia, del suo amore viscerale per la scrittura, la sua personalità vulcanica e ricca di conoscenza classica che elegantemente recita a un pubblico attento e numeroso, doti carismatiche che la rendono una delle autrici sicuramente più apprezzate e seguite.

L’incontro palermitano, presso la Libreria Modusvivendi, ha coinvolto moltissimi giovani e appassionati lettori che hanno accolto l’autrice con affetto e interesse, a dialogare con Silvana Grasso, Lino Agrò. Durante la presentazione sono stati letti dei brani da Silvia Ajelli.

Solo se c'è la luna
Solo se c’è la luna

“Scrivere è la mia tossina, è il bisturi con cui incido carne e cuore senza anestesia, fino all’ultima goccia che segna la parola fine. È il sangue il mio inchiostro” afferma con passione ed emozione la scrittrice, “negli incontri semino la mia irrequietezza la mia teatralità la mia ansia d’altro di nuovo e d’avventura. Per questo sono spighe di vita surreale, che non si mietono si amano si irrorano. Negli incontri si scrivono storie umane emotive magiche assai di quelle che scrivo io”.

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