Confesercenti: "caro energia pesa sulle prospettive delle imprese, previsti aumenti fino al 140%. Governo intervenga subito"

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Il caro energia pesa sulla fiducia delle imprese che iniziano a manifestare forti dubbi sulla capacità di gestione economica delle attività: con la situazione attuale, infatti, sono previsti aumenti fino al 140% dei costi energetici per i prossimi 12 mesi.

Così Confesercenti, commentando l’indice di fiducia Istat relativo ad agosto.

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Dopo la pausa ‘euforica’ di ferragosto arriva l’autunno del ‘realismo’. Se la fase di congiuntura positiva del primo semestre ha allungato i suoi effetti fino alla tradizionale pausa estiva, ora al rientro delle vacanze bisognerà vedere quanto i continui incrementi delle bollette energetiche incideranno sul budget familiare e dunque sui consumi.

Per le imprese lo ‘shock’ è già arrivato. I continui rialzi del gas, l’inflazione e l’incertezza sul futuro prossimo stanno mettendo a rischio l’esistenza di oltre 90mila attività. Il Governo deve intervenire subito, con ulteriori misure mirate al massimo sostegno delle attività economiche e dei loro bilanci, a partire dall’estensione anche alle piccole imprese del credito d’imposta per l’energia elettrica, aumentando le percentuali di credito d’imposta almeno fino al doppio (da 15 a 30 e da 25 a 50 per il gas) e prorogando gli interventi almeno fino al 31 dicembre 2022. Non c’è altro tempo da perdere, si rischia il collasso economico.

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