CATANIA – La Polizia di Catania, su delega della Procura distrettuale etnea, ha posto agli arresti domiciliari la direttrice di una Rsa accusata di maltrattamenti aggravati ai danni di anziani o persone con disabilità ospiti della struttura sita in un comune dell’hinterland etneo. Indagine scattata dalla denuncia del familiare di un ospite a cui era stata disgnosticata una frattura vertebrale. L’indagata, 62 anni, è accusata di aver maltrattato anche altri anziani con schiaffi, spintoni, ingiurie, umiliazioni e “punizioni” di vario genere se qualche anziano ospite, alloggiato nella struttura, osava disubbidire alle regole sarebbe: tra le punizioni il divieto di pranzare con gli altri o gli sarebbe stato imposto di rimanere a letto, senza colazione.
In sostanza, con la sua condotta, l’indagata avrebbe generato uno stato di prostrazione, soggezione e sofferenza nelle persone affidate alle sue cure, particolarmente vulnerabili per età ed anche per la circostanza di essere lontane dai propri familiari.
In un’occasione, dopo che un’anziana faceva ingresso nella cucina della struttura, dirigendosi al lavabo per bere un po’ di acqua, l’indagata avrebbe incominciato a raccogliere con entrambe le mani, usate a mo’ di contenitore, l’acqua corrente, e per ben due volte avrebbe versato l’acqua, nel frattempo accumulatasi, sulla testa dell’ospite, urlandole contro frasi del seguente tenore “tu sei nata maleducata, tu dici che sei signora, ma non sei stata mai signora tu…Mai!” ed ancora “io ne ho viste femmine maleducate, ma non come a te….c’è il Signore che ci pensa, magari ci pensasse il Signore! Io maleducate ne ho viste, ma non come a te (…) hai tutte le forme di un animale tu… tutte precise, hai tutte le forme di un animale”.