CATANIA – I Finanzieri del Comando Provinciale di Catania hanno eseguito un provvedimento di confisca in materia di misure di prevenzione patrimoniali, emesso dal locale Tribunale, nei confronti di un imprenditore di Vittoria operante nel settore dell’ortofrutta, per 23 milioni di euro.
In particolare, le investigazioni, eseguite dal Nucleo PEF della Guardia di finanza di Catania, hanno riguardato sia il profilo soggettivo dell’imprenditore sia le disponibilità economico-finanziarie a lui riconducibili.
Nel dettaglio, gli approfondimenti hanno consentito di accertare la pericolosità sociale dell’imprenditore: al riguardo, il Tribunale di Catania nel decreto in questione ha richiamato le pregresse pronunce giudiziarie, talune già definitive, che hanno visto il vittoriese condannato per reati gravi, quali rapina, lesioni personali e tentata estorsione aggravata e continuata, nonché le numerose evidenze investigative sulla scorta delle quali l’imprenditore è stato ritenuto storicamente vicino, in particolare, all’associazione a delinquere di tipo mafioso denominata “STIDDA”; proprio in virtù dell’appoggio derivante da tale vicinanza, lo stesso è riuscito a inserirsi, in posizione dominate, nel mercato degli imballaggi dei prodotti ortofrutticoli.
Grazie sempre alle investigazioni, si è notata la sproporzione tra il profilo reddituale del nucleo familiare dell’imprenditore e il relativo patrimonio, oltre che la riconducibilità del complesso aziendale dello stesso ad attività illecite.
Sul punto, le investigazioni hanno permesso di evidenziare l’incapienza dei redditi dell’uomo e della sua famiglia rispetto al patrimonio accumulato e, inoltre, accertare che le società e imprese individuali facenti capo all’imprenditore, operanti nel settore dell’ortofrutta e del packaging, siano state frutto della condotta illecita del proposto, che le ha gestite con metodo mafioso, incrementandone in tal modo la capacità di penetrazione e condizionamento nel mercato.
Per questi motivi il Tribunale di Catania, accogliendo le prospettazioni di questo Ufficio, avanzate all’esito delle indagini svolte dalle unità specializzate del GICO del Nucleo PEF di Catania, ha disposto nei confronti dell’imprenditore la sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata 3 anni, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza; la confisca di 8 società e imprese individuali;1 lfabbricato commerciale; 2 auto e un motoveicolo; rapporti finanziari intestati o comunque riconducibili all’imprenditore, per un valore complessivo di oltre 23 milioni di euro.
L’attività svolta dal Nucleo PEF di Catania rientra nel più ampio quadro delle azioni svolte da questo Ufficio e dalla Guardia di Finanza di Catania volta a contrastare, anche sotto il profilo patrimoniale, la criminalità economica e organizzata, al fine di evitare i tentativi, particolarmente insidiosi, di inquinamento del tessuto imprenditoriale.