CATANIA – Oltre duemila ragazze e ragazzi di 34 istituti scolastici, preceduti da 500 bambini delle scuole dell’infanzia comunale, accompagnati dai genitori e dai ragazzi delle prime classi delle Superiori, hanno sfilato in via Etnea, per raggiungere piazza Università e consegnare letterine-intenzioni alle autorità cittadine. Tra questi il sindaco facente funzioni Roberto Bonaccorsi, gli assessori Giuseppe Lombardo e Barbara Mirabella e il presidente del consiglio comunale Giuseppe Castiglione, perché si facciano <<portavoce di pace>> ai più alti livelli istituzionali.
Un vero e proprio “fiume” colorato da cartelloni, bandiere della Pace e coccarde, anche coi colori dell’Ucraina, con un sottofondo vociante di canti e inviti <<gridati>> alla Pace, sono stati la dimostrazione più concreta del successo dell’iniziativa di una marcia pacifica nel cuore del centro storico voluta dall’assessore comunale alle politiche scolastiche Barbara Mirabella e organizzata dallo staff di funzionari e impiegati della Direzione che si occupa della Scuola.
In prima linea nell’affollata sfilata-corteo, dal titolo fortemente evocativo “Facciamo Pace” anche il prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi, l’arcivescovo metropolita Luigi Renna, l’Imam di Catania e presidente delle comunità islamiche Abdelhafid Kheit e numerosi altri esponenti della società civile. A spiccare nel lungo corteo le fasce tricolori indossate dalle ragazze e dai ragazzi sindache e sindaco. Tante le organizzazioni che hanno aderito e tra queste: Bandiera della Pace Croce Rossa italiana, associazione il piccolo Germoglio, Locanda del Buon Samaritano, Cooperativa sociale Mosaico, le suore della Caritas Serve della divina provvidenza, la Caritas della parrocchia San Silvestro, Caritas presso il consorzio siciliano riabilitazione, APS Spazio 47 – associazione Stella Polare, Cope, Coop San Francesco, Compagnia Zappalà Danza – Scenario Pubblico, cooperativa Dedalus, Associazione Sicula Butoh, Mineo Azienda Agricola, Banca Credito Cooperativa e l’Azione Cattolica di Regalbuto.
Tra le lettere consegnate alle autorità quella degli alunni del <<consiglio comunale>> dell’istituto comprensivo Giovanni Parini.
“Il violento quanto improvviso attacco all’Ucraina da parte della Russia ha smosso le coscienze di tutti, grandi e piccoli, portando alla presa di coscienza che la Pace non è una condizione scontata ma una conquista da preservare sempre. Abbiamo provato nel nostro piccolo a fare tutto il possibile: raccolta di beni di prima necessità e di fondi, petizioni per far cessare il conflitto, laboratori per riflettere sul significato della pace, essa è possibile solo oltre il superamento delle divisioni, dell’ inutile e vecchio desiderio di vincere. La Pace è Vita! La Pace è l’unica strada per l’Umanità. Questo principio, affinché diventi centrale nella nostra esistenza, prevede fin dalla più tenera età un’educazione al rispetto della “persona” e dei suoi diritti, al dialogo senza la pretesa che le proprie convinzioni prevalgono su quelle altrui, alla rinuncia dei personalismi a favore del Bene comune. Siamo grati all’Assessore alla Pubblica Istruzione, al Prefetto di Catania e a tutte le Autorità cittadine coinvolte per aver reso possibile questo evento di cittadinanza attiva di forte valenza, in cui le scuole e la comunità tutta si uniscono per fare sentire forte il proprio NO alla guerra e fare arrivare un messaggio di Pace e la speranza che i potenti del mondo comprendano le enormi responsabilità del loro ruolo, che vuol dire governare senza l’uso della violenza, delle sopraffazioni e che le uniche “lotte” da portare avanti sono quelle contro le disuguaglianze, le oppressioni e le ingiustizie”.