Nei Comuni mancano le figure professionali per la progettazione e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti: si perdono risorse e aumenta ulteriormente il divario tra il nostro sud e il resto del Paese.
È stato questo uno dei temi al centro dell’assemblea sindacale provinciale organizzata da Fp Cgil, dei lavoratori del Comune di Catania, della Città Metropolitana e degli enti locali della provincia, tenutasi a Palazzo della Cultura. Da qui il dibattito sulla “classe politica che se non è in grado di gestire questi processi dovrebbe di conseguenza comprendere di non essere in grado di dare continuità e forza all’attività amministrativa”.
All’ incontro pubblico erano presenti, tra gli altri, Gaetano Del Popolo e Gaetano Agliozzo, rispettivamente segretario generale di Fp Cgil Catania e Fp Cgil Sicilia, insieme alla segretaria confederale di Cgil Catania, Concetta La Rosa, ad Alessandro Purificato coordinatore nazionale Fp Cgil enti locali e ad Alfio Mannino segretario generale Cgil Sicilia oltre ai candidati delle Rsu.
Per i lavoratori del pubblico impiego della città capoluogo, in particolare, si rivendicano il saldo degli arretrati del rinnovo contrattuale 16/18, l’aumento delle ore per il personale part time, le progressioni economiche orizzontali e l’avvio delle verticali, il saldo ai dipendenti dei debiti relativi agli anni precedenti per i quali deve cessare il rimpallo delle competenze tra commissione liquidatrice e amministrazione sulle competenze.
“Tutto questo- hanno sottolineato i rappresentanti della FP Cgil- avviene in un quadro organizzativo dell’ente caratterizzati da vuoti di organico nel comparto e nella dirigenza e in una situazione convulsa di governo di città. In questo scenario i candidati alle Rsu della FP CGIL si presenteranno al voto democratico e libero perché spinti dal desiderio di cambiamento e di migliorare le condizioni di lavoro e di vita dei colleghi, per dare un servizio pubblico per tutti e tutti i giorni