I poliziotti della squadra amministrativa del commissariato P.S. Librino, nei giorni scorsi, hanno avendo notato uno strano andirivieni presso un rifornimento ENI – AGIP del quartiere San Giorgio, hanno deciso di operare un controllo più accurato.
Sul posto, hanno verificato la presenza di più automobilisti in fila che, piuttosto che rifornire le autovetture, ricaricavano bombole per uso domestico poste nel bagagliaio: in violazione di qualsiasi norma sulla prevenzione antincendio e privo di qualsiasi formazione professionale, l’addetto al rifornimento ricaricava le bombole mediante un riduttore idoneo, ma non a norma, non curandosi neppure della correttezza della pressione con pericolo di sovraccarico e quindi, di deflagrazione.
L’intervento dei poliziotti ha messo fine a questa pratica “artigianale” e pericolosissima.
L’addetto. D.L. G., invitato presso gli uffici del commissariato, è risultato percettore di pensione sociale e quindi, lavoratore in nero.
Allo stesso, inoltre, è stata contestata anche la non diligente ed omessa custodia delle armi regolarmente detenute visto che l’arma dell’uomo è stata rinvenuta in un’abitazione fatiscente di via Zia Lisa, utilizzata quale locale di sgombero.
All’addetto al distributore e al suo datore di lavoro (in qualità di obbligato in solido) è stata irrogata la sanzione pecuniaria da 5.000 euro a 10.000 euro.
Peraltro, durante l’attività di controllo è emersa la posizione irregolare lavorativa e previdenziale dello stesso addetto al distributore, che verrà segnalata rispettivamente all’INPS e all’INAIL.
Le contestazioni sono scattate anche per gli avventori che hanno illegalmente – e pericolosamente – acquistato il GPL, nei cui confronti si procederà amministrativamente per l’irrogazione della sanzione amministrativa pecuniaria da 2.000 euro a 4.000 euro.
Sono in corso ulteriori accertamenti sia presso l’ente ENI – AGIP che presso il comando dei VV.FF. al fine di valutare la sussistenza dei requisiti oggettivi e soggettivi del gestore del rifornimento.