Elegantissimi nei loro costumi tradizionali, sotto cui si intravedono cravatte e abiti da cerimonia: per i componenti del coro Jerusalem, cantare insieme è non solo una festa, ma anche una preghiera comune, un modo per sentirsi parte del gruppo. Nato in seno alla comunità ghanese che conta molte famiglie nel cuore dell’Albergheria, il coro Jerusalem, una volta al mese, accompagna la funzione della domenica nella chiesa di San Nicolò. E ogni volta è una festa per l’intero quartiere, con uomini, donne e bambini che accorrono per ascoltare i canti della tradizione e i gospel comuni a tanti Paesi africani. Ieri sera, per la prima volta, il coro Jerusalem si è esibito al di fuori della messa: è successo per Natale a Palermo, la rassegna di concerti organizzata dai club service della città, e in questo caso, con la collaborazione della Settimana delle Culture. Una chiesa strapiena, e tanta gente che ha ascoltato fuori dal portone: diretti da George e Samuel – entrambi in Ghana guidavano dei cori, hanno continuato a farlo una volta giunti in Italia – i cantanti si sono esibiti con passione, con in mano i fazzoletti bianchi della speranza.
“Coordinare ogni anno questa rassegna, con l’aiuto di oltre 50 club service, è difficilissimo e quest’anno lo è ancora di più. Ma continueremo perché è necessario mettersi al servizio della comunità” dice l’ideatore della rassegna, l’architetto Giacomo Fanale. “E’ un coro che nasce in seno alla chiesa, ed è un segno di integrazione importante” dice il direttore artistico di Natale a Palermo, Gaetano Colajanni.
Stasera (lunedì 3) alle 19 alla chiesa della Pietà alla Kalsa lunedì tocca al progetto Classicu Sicilianu, trio formato dal clarinettista, compositore e direttore d’orchestra Antonino Scorsone, dal soprano Federica Neglia e dal pianista Santino Nigrelli. Domani (martedì 4 gennaio) alle 19, sempre nella chiesa della Pietà alla Kalsaun cambio di programma: al posto del Sicily Ensemble diretto da Franco Foderà, si esibirà un duo formato dai giovani Ippolito Parrinello al pianoforte e Giovanni Costa al fagotto. Eseguiranno musiche di Mozart, Bach/Petri, Berwald, Scarlatti, Toscano, Tansman. Il pianista e compositore Ippolito Parrinello, mazarese, allievo di Franco Foderà, ha avviato una bella carriera suonando per le maggiori istituzioni siciliane. Due anni fa ha eseguito in prima assoluta de_frammentazione, opera di Andrea Gerlando Terrana, concepita per i luoghi dell’acropoli del parco archeologico di Selinunte. Giovanni Costa, appena ventenne, ha già vinto numerosi concorsi nazionali e a breve si trasferirà all’Hochschule für Musik – Franz Listz di Weimar, per studiare con Frank Forst.
Anche gli ultimi due concerti in programma (il 5 e 6 gennaio) subiranno cambi di programma dovuti ai contagi. Natale a Palermo, curata da Giacomo Fanale, è promossa dal Rotary Club Palermo Est, a cui si uniscono Rotary, Lions, Inner Wheel, Soroptimist, con Zonta, Volo, Ande, Fidapa, Zyz, il Conservatorio Scarlatti ed altre associazioni cittadine, con il contributo della Settimana delle Culture, di Fanaleartearchitettura, Spazio Cultura, di I.D.E.A. Hub e il sostegno dell’Accademia Musicale Siciliana.
Ingresso libero con green pass e soltanto fino alla capienza prevista per ciascun luogo. I concerti saranno tutti trasmessi in diretta streaming sulla pagina Facebook di Natale a Palermo.