Raggiunto un altro traguardo per il Rowing Team Catania

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CATANIA – Come si raggiunge un traguardo? Senza fretta, ma senza sosta.
Con questo spirito i ragazzi del Rowing Team Catania raggiungono un altro importantissimo traguardo.

Lo scorso 6 Novembre si è svolta, presso il Centro Sicilia, la cerimonia di premiazione degli Smart Games 2.1.
La seconda edizione dei giochi, ideati da Special Olimpics per intrattenere i ragazzi durante la pandemia di COVID-19, ha visto la partecipazione dei ragazzi del Rowing Team Catania, assieme al presidente Michele Lo Verde e al direttore tecnico Anna Ferrarello, e della Minibase Pachino, assieme al presidente Rosario Nicastro, al direttore tecnico Sossio Claudio Santirelli e all’insegnante di sostegno Antonio Borrelli.

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I ragazzi si sono cimentati in numerose attività, il cui obiettivo era quello di passare del tempo divertendosi e cercando di migliorarsi sempre di più. Infatti la mission dello sport in sé non è quella di vincere o di arrivare primo rispetto a un altro, bensì quella di dare il meglio di sé ogni giorno. Inoltre lo sport riesce a dominare le paure, a trionfare sulle fatiche, ad abbattere ogni tipo di diversità e a vincere le difficoltà.

Oltre allo sport, si è parlato anche dell’importanza di fare altre attività come il karate, il ballo e la recitazione. Tramite queste attività infatti i ragazzi riescono a far emergere le proprie qualità e il loro talento al fine di venire fuori per quello che sono veramente.

Alla premiazione sono intervenuti il direttore della sezione siciliana di Special Olimpics Salvatore Marletta; L’attrice Olivia Spigarelli; Il maestro di Karate Lucio Nicolosi; il Sindaco e assessore ai servizi sociali di Belpasso Daniele Motta; L’onorevole Giuseppe Zitelli, membro del consiglio della Regione Sicilia e il direttore Marketing del Centro Sicilia Dario Poeta.

Partner il Centro Sicilia che ha permesso la realizzazione della cerimonia di premiazione, supportando il Rowing Team in tutte le attività.

                                                                                                                              di Gabriele Di Dio

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