Proseguono i Plastic Free Days. Dopo l’evento del 18 aprile di quest’anno, ecco che ieri si è tenuto il secondo appuntamento nazionale di raccolta rifiuti contemporanea in tutt’Italia.
Trecentotrentotto punti di ritrovo totali – più del doppio della data precedente della primavera di quest’anno, che ne aveva contati centoquaranta – nei quali soci della onlus Plastic Free e cittadini volontari si sono dedicati alla raccolta di rifiuti gettati in maniera incivile nell’ambiente che ci circonda, ovvero spiagge, parchi, campagne, fiumi ecc…
Il “bottino” dell’appuntamento precedente era stato di 170.508 chilogrammi di rifiuti rimossi e correttamente smaltiti; ma in questa seconda data – considerato l’aumento dei siti di raccolta – si pensa che la cifra sia più che raddoppiata [per averne certezza va aspettata la statistica ufficiale della onlus, che arriverà tra un paio di giorni n.d.r].
Quest’iniziativa ha visto anche ampia partecipazione nella zona di Catania e provincia, difatti il sito ufficiale Pastic Free conta ben 12 comuni etnei aderenti all’iniziativa – Catania, Trecastagni, Mascali, Riposto, Mirabella Imbaccari, Caltagirone, Adrano, Bronte, Aci Catena, Grammichele, San Pietro Clarenza, Paternò [3 ottobre n.d.r].
Anche noi di Hashtag Sicilia abbiamo partecipato a questo progetto, ed insieme ad alcuni referenti provinciali e volontari siamo andati a ripulire una delle tante zone di “sciara” vicine a Camporotondo Etneo.
Purtroppo come sappiamo aree di questo tipo nel nostro territorio vengono spesso trasformate in delle vere e proprie discariche abusive dagli incivili, che approfittano del fatto che questi luoghi siano “fuori mano” per abbandonare letteralmente di tutto.
Ed effettivamente noi di tutto abbiamo trovato. Bombole del gas, accendini, spazzolini da denti, specchiere, divani, frigoriferi, televisori, poltrone. Addirittura un pezzo di vespa 50, debitamente smontata.
In circa due ore e mezza di lavoro il nostro gruppo è riuscito a raccogliere, oltre ai suddetti “rifiuti speciali”, anche decine e decine di sacchi – appropriatamente separati e differenziati – contenti carta, vetro, plastica, indifferenziata.
Man mano che riempievamo i sacchi, ogni volta di qualcosa di via via sempre più sgradevole, cresceva in noi un senso di sdegno, di vergogna per l’inciviltà e per il modo in cui noi umani riusciamo a comportarci e a rovinare la bellezza che ci circonda.
Il tutto era acuito anche da uno strano senso di colpa e di dejavù; come se, anche se quei rifiuti lì nello specifico non fossero stati abbandonati proprio da noi, fossero stati un pò anche “nostri”.
Poi però alla fine della mattinata, sollevando la testa e vedendo il luogo finalmente ripulito, insieme alla mole di sacchi raccolti, siamo stati assaliti da un senso di orgoglio e di soddisfazione.
Se ci si rimbocca le maniche si può davvero migliorare la situazione, e produrre un cambiamento positivo – anche significativo – in luoghi nei quali si sono accumulati anni e anni di disastri ambientali. Siamo ancora in tempo, ciò che devono cambiare sono le coscienze e il senso civico.
Proprio in questo senso giornate come queste sono a nostro avviso fondamentali, oltre che per rimuovere in modo fisico e concreto i rifiuti, anche per acquisire consapevolezza e guardare in modo diverso al proprio modo di acquistare, consumare e buttare i prodotti.
Per far parte delle prossime giornate Plastic Free è utile controllare sul sito ufficiale della onlus il calendario dei prossimi eventi, aiutandosi con la funzione ricerca in base alla sigla della propria provincia di appartenenza.
Questo invece il link per diventare soci.