Straordinario successo dell’iniziativa che ha dato la possibilità a oltre ottomila persone di visitare il Sacello di Sant’Agata, rimasto aperto, all’interno della Cattedrale di Catania, dalle 8 alle 19 di ieri. Nella “cammaredda” ricca di affreschi che dagli ultimi anni del Quattrocento ospita in Cattedrale il busto reliquiario di Sant’Agata, si trova anche lo scrigno degli ex voto. L’ultima volta che fu aperta al pubblico – a qualche centinaio di persone – fu, nel 2011 dopo il restauro.
Il sindaco ha visitato il Sacello intorno a mezzogiorno con il presidente del Comitato per i festeggiamenti agatini Francesco Marano, ricevuto dal parroco della Cattedrale mons. Barbaro Scionti e da mons. Gaetano Zito, vicario episcopale per la Cultura. C’erano anche il presidente onorario del Comitato Luigi Maina e il componente Filippo Donzuso.
“Si respirava – ha detto Bianco – un’atmosfera da grande città europea: una fila ordinata con migliaia di persone, piene di rispetto e di civiltà, che hanno risposto con entusiasmo a questa iniziativa bella anche perché svela un mistero. Nell’immaginario collettivo infatti il Sacello è ricco di tesori incredibili. Io ho avuto il privilegio di entrarvi tante volte come sindaco della città e sono felice che oggi lo condividano bambini, donne e uomini di Catania, perché è una cosa magica”.
“Siamo già immersi – ha detto Marano – nell’atmosfera della Festa grazie a questa straordinaria novità:i cittadini, in modo composto, hanno fatto fino a due ore di fila per visitare uno dei luoghi misteriosi della tradizione agatina. Ci stiamo avvicinando al periodo della Festa di Sant’Agata, che comincerà sabato 28 gennaio e andrà avanti fino al cinque febbraio, in cui sono concentrate le iniziative più rilevanti. La settimana dello Sport, quella della Prevenzione dei tumori al seno, la serata della Candelora d’oro, le numerose iniziativi culturali e tanti altri appuntamenti. Infine, naturalmente, l’offerta della cera e le Carrozze del Senato e il grande spettacolo pirotecnico del tre febbraio e le processioni del quattro e del cinque”.
Rispondendo alle domande dei giornalisti sia Bianco, sia Marano hanno parlato anche dei temi della sicurezza e della legalità.
“Registriamo già – ha detto Bianco – risultati significativi sotto questo profilo grazie alla collaborazione innanzitutto con la Chiesa e le Istituzioni, ma anche con coloro i quali reclamano attenzione alla Legalità della Festa. Faremo ulteriori passi in avanti per rendere le celebrazioni sempre migliori. Questa è una delle più importanti manifestazioni della fede popolare nel mondo, stiamo lavorando per un gemellaggio con un’altra importante festa della Cristianità”.
“Già dallo scorso anno – ha aggiunto Marano – abbiamo stilato i primi regolamenti. Questi prevedono, per esempio, che le candelore, protagoniste della Festa da valorizzare sempre più, siano tutte assicurate e che i percorsi siano comunicati preventivamente. C’è una forte collaborazione con le Forze dell’Ordine, con il Comune e la Curia, con i volontari della Protezione civile. I temi della Legalità, della trasparenza, della sicurezza e dell’ordine tutelando la tradizione sono quelli sui quali puntiamo per avere una festa ancora più bella”.