“Mentre il nuovo medioevo talebano é ritornato sanguinosamente trionfante a Kabul, mettendo in crisi definitivamente il ruolo-guida degli USA e delle democrazie occidentali negli equilibri mondiali, e la pandemia minaccia, con rinnovata e allarmante virulenza, la convivenza civile e la ripresa economica, continua la cieca litigiositá quotidiana dei partiti della cosiddetta maggioranza di governo.
Unimpresa guarda con estrema preoccupazione a questa deriva di irresponsabilità politica, alla vigilia del varo, da parte del Governo Draghi, della riforma del fisco, dalla quale dipendono le residue sorti di ripresa delle micro, piccole e medie imprese. Preoccupa, inoltre, come sia iniziato, già agli inizi di questo semestre bianco e non solo tra disinvolti commentatori “retroscenisti”, il balletto delle toto-candidature al Quirinale e, di conseguenza, a Palazzo Chigi.
L’equilibrio, istituzionale e politico, anche nelle relazioni europee e internazionali, garantito da Mattarella e da Draghi, dovrebbe essere tutelato fino alla fine della legislatura, fondando sulle costanti ideali delle due personalità.
Lo spirito di servizio alla Repubblica e alle istituzioni democratiche del primo, l’etica della responsabilitá del secondo, non aduso, per cultura, formazione e storia, a lasciare incompiuti, o a metà strada, gli alti compiti affidatigli. Questa disgraziata legislatura, nata male, meritava di essere sciolta molto prima, ora sarebbe devastante”. Lo dichiara il segretario generale di Unimpresa, Raffaele Lauro.