Buona sera e ben ritrovati nella rubrica di Hashtag Sicilia “Comu Veni Si Cunta“, in questa terza puntata mi occuperò di un Decreto firmato qualche giorno fa dal ministro del Lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando.
Un decreto che riguarda la ripartizione di 67 milioni di euro destinati – nelle intenzioni – a potenziare i servizi sociali attraverso nuove assunzioni.
Solo che sulla base di questo decreto Bologna, che conta 384.463 abitanti, riceverà più del doppio di Napoli che di abitanti ne ha 940.400 e Torino, con 848.196 abitanti, da sola, riceverà più del doppio di tutta la Sicilia che conta 4.875.000 abitanti.
Questo purtroppo è l’effetto paradossale e perverso di una norma della Legge di Bilancio 2021 nata per assumere assistenti sociali, ma costruita dal Parlamento – non dal ministro Orlando che ad onor del vero sta cercando di mettere una toppa al buco – in modo da ignorare i bisogni dei più deboli, degli anziani non autosufficienti, dei minori a rischio di quei territori in cui ci sono meno assistenti sociali, come il Mezzogiorno.
Una norma concepita per aiutare il Sud si trasforma, invece, in una vera e propria beffa, in un vero e proprio tradimento nei confronti del Sud.
Quindi ho deciso di occuparmi di questa questione perché per me tutte le discriminazioni sono assolutamente inaccettabili, ma quelle perpetrate nei confronti delle famiglie con disabili e con anziani non autosufficienti lo sono ancora di più !
E perché non accetto la logica secondo la quale “ava chioviri sempre supra u bagnatu“.
Quindi dico subito che apprezzo e condivido la rivolta di 64 sindaci – di cui si è occupato il quotidiano di Napoli “Il Mattino“, approfondendo la questione , tra questi i sindaci di Palermo e Agrigento (del nostro sindaco sembrerebbe non esserci traccia), del presidente dell’associazione onlus “ Tutti a scuola “ e di tantissimi operatori sociali che sono stanchi di “manciari pruvulazzu”.
Sindaci, onlus e operatori social sostenuti anche da Confcooperative hanno scritto al presidente della Repubblica per sollecitare una chiara e netta presa di posizione di fronte a questa ennesima discriminazione che appare assolutamente evidente.
Una lettera, quella inviata al presidente Mattarella, corroborata da un confronto concreto tra Palermo e Genova, tra Giugliano e Sassuolo e tra due territori della Lombardia come Pavia e Paullo, da cui si evince che con il decreto firmato dal ministro del Lavoro e delle politiche sociali le differenze aumentano, invece, di ridursi..
In conclusione rispetto a tutta questa vicenda sarei tentato a dire “megghiu l’ovu ora ca a gaddina dumani“ , ma siccome temo che mi prendano in parola non lo dico.
Auspico, invece, che alle 64 firme dei sindaci si aggiunga – se non c’è quella del sindaco di Catania- e che i parlamentari di tutti i partiti politici si ricordino che loro vengono eletti in Parlamento anche per denunciare le discriminazioni e i torti che vengono fatti ai loro territori, e per rappresentare i bisogni e le esigenze delle loro popolazioni, in particolare delle famiglie meno fortunate, dei soggetti più deboli, degli anziani non autosufficienti e dei minori a rischio.
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Salvatore Bonura