Andrea Camilleri, l'artigiano della parola, promosso da Repubblica e Confartigianato Sicilia

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Confartigianato Sicilia insieme a Repubblica Palermo per promuovere il valore artigiano del grande scrittore Andrea Camilleri.

Sabato 17 luglio, con il quotidiano, sarà regalato un libro con gli articoli scritti da Camilleri per il giornale. Confartigianato Sicilia ha accettato di essere partner dell’iniziativa.

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Il grande Andrea Camilleri, nelle sue interviste, ha più volte sostenuto il suo sentirsi un artigiano piuttosto che un maestro. Un artigiano della parola, che Confartigianato Sicilia oggi vuole ricordare.

Cogliamo questa occasione per ricordare brevemente la biografia del grande scrittore siciliano, deceduto purtroppo il 17 luglio 2019.

Camilleri era nato a Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, il 6 settembre 1925. Trasferitosi a Roma,  studiò regia all’Accademia di Arte drammatica “Silvio d’Amico”. Lavorò come sceneggiatore, regista e drammaturgo per la RAI, dove entrò per concorso nel 1957. Sue le produzioni degli sceneggiati del Tenente Sheridan e le inchieste del commissario Maigret con protagonista Gino Cervi. Insegnò al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma dal 1958 al 1965 e dal 1968 al 1970 e fu titolare della cattedra di regia alla “Silvio D’Amico” dal 1977 al 1997.

Dopo alcune pubblicazioni poco fortunate negli anni Ottanta, raggiunge il successo nel 1994 con “La forma dell’acqua”, edito da Sellerio, primo romanzo dedicato al Commissario di Polizia Salvo Montalbano. Con la stessa casa editrice darà vita ad un sodalizio che porterà alla pubblicazione di oltre venti romanzi tradotti in centoventi lingue, divenuti tutti dei best-sellers, ambientati nell’immaginaria cittadina siciliana di Vigata e caratterizzati da un linguaggio frammisto tra dialetto e italiano. L’ultimo libro della serie, “Riccardino”, era stato preparato per tempo da Camilleri per assicurare una fine al suo personaggio in caso di scomparsa dell’autore.

Dai romanzi, a partire dal 1999, è tratta l’omonima serie televisiva con protagonista Luca Zingaretti, campione d’ascolti e trasmessa in oltre venti Paesi nel mondo. Alla serie dedicata al Commissario, Camilleri aveva affiancato un’intensa attività letteraria, tra romanzi e racconti, spesso a sfondo storico, memorie, saggi e curatele. Tra le ultime opere “Ora dimmi di te”, una lettera alla nipotina Matilde nella quale l’autore ripercorre la propria vita “presentandosi” alla bambina.

Dopo alcune esperienze giovanili, nel 2018 Camilleri era tornato sul palco con il monologo “Conversazione su Tiresia”, al Teatro Greco di Siracusa, ispirato alla figura dell’indovino cieco della mitologia greca, trasmesso anche in televisione. Una riflessione sulla cecità sopraggiunta negli ultimi anni, che non gli aveva impedito di continuare a scrivere – dettando – i libri dell’amato Commissario e a seguire la situazione politica del Paese, intervenendo non di rado nel dibattito. 

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